Oristano si aggiunge ai Comuni della Sardegna che hanno istituito l'imposta di soggiorno. La decisione e' stata ufficializzata ieri in consiglio comunale, con l'approvazione - con 14 si', 7 no e un astenuto - del regolamento di applicazione. La novita' entrera' in vigore a giugno.

Le somme dovute sono 2 euro per le strutture con un minimo di 4 stelle, 1,50 euro per quelle fino a 3 stelle, 1 euro per le strutture extra alberghiere e 50 centesimi per l'area sosta dei camper.

Si paghera' fino a un massimo di 7 pernottamenti consecutivi. Sono esenti dal pagamento i bambini fino a 12 anni, i malati che devono sottoporsi a visite o trattamenti sanitari e un loro accompagnatore, i soggetti che alloggiano in strutture ricettive per provvedimenti adottati da autorita' pubbliche per fronteggiare situazioni di carattere sociale o emergenze (calamita' naturali o situazioni per le quali occorre un soccorso umanitario), volontari che prestano servizio in occasione di calamita', autisti di pullman e accompagnatori di comitive e gruppi organizzati, personale della polizia di stato e delle forze armate impegnate in attivita' di ordine e sicurezza pubblica, i lavoratori impegnati nelle strutture ricettive, gli studenti universitari fino ai 26 anni e quelli che partecipano a programmi come Erasmus presso i corsi di laurea attivi in citta', i residenti nei comuni dell'area vasta di Oristano. 

"L'istituzione dell'imposta serve per cercare di fare qualcosa per la citta', per migliorare la qualita' dei servizi e dell'offerta turistica e culturale", ha spiegato l'assessore al Bilancio Massimiliano Sanna.

"Abbiamo deciso di non aumentare la tassazione, ma per reperire le risorse necessarie a perseguire questo obiettivo abbiamo individuato lo strumento dell'imposta di soggiorno che non gravera' sugli oristanesi, non sui residenti ne' sugli operatori, ma agira' attraverso un modesto contributo a carico dei turisti che soggiorneranno in citta'".

"Questa imposta", ha aggiunto Sanna, "ci aiutera' a risolvere anche il problema del sommerso, facendolo emergere anche chi oggi non paga le tasse come tutti". Per i contratti gia' stipulati e' prevista una norma transitoria per escludere il pagamento dell'imposta per i contratti gia' stipulati. E' prevista una fase sperimentale di 7-8 mesi, cui seguira' una verifica sugli effetti per apportare eventuali correttivi.