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Domenica 30 settembre Ossi ospiterà una nuova tappa de “In sos logos de Angioy”, importante iniziativa culturale promossa dall’Istituto di Studi e Ricerche “Camillo Bellieni” di Sassari.
Una storia che 1796, quando il paese del Coros si raccolse per aspettare l’arrivo di Giommaria Angioy e fu pronta ad unirsi a lui nella marcia verso Cagliari. L’Alternos vi soggiornò brevemente in casa del reverendo Ambrogio Piras, e qui vi incontrò l’avvocato Gian Angelo Tola e il nobile don Giovanni Serra di Ittiri.
Tuttavia, i moti rivoluzionari fallirono e Angioy fu costretto alla fuga. L’11 agosto dello stesso anno oltre centosessanta armati invasero il villaggio per una spedizione punitiva. Tra il 1796 e il 1800 furono arrestati numerosi ossesi. Vennero processati don Giovanni Serra e il cavaliere Francesco Virdis, confinato nella villa di Cossoine.
Un percorso di turismo identitario che sarà accompagnato dalle narrazioni, aneddoti e visite guidate curate dal filosofo Antonello Nasone, dall’archivista Stefano Alberto Tedde e dall’archeologa Giuseppina Ruggiu, sotto la supervisione del direttore scientifico dell’Is.Be, Michele Pinna.
Dopo il ritrovo, in programma alle 10.00 in Piazza del Popolo, di fronte al monumento di Angioy, la giornata partirà alle 10.30 con la visita al Palazzo Baronale, oggi sede del Consiglio comunale e del Museo civico e della civiltà contadina.
Alle 11.15è prevista la visita alla Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo. Alle 11.45, si farà tappa nei locali del Municipio (ex carcere baronale). Alle 12.00, la passeggiata per le vie del centro condurrà prima nel luogo in cui transitò il corteo angioiano, e quindi nel sito che vide gli ossesi scontrarsi con le truppe regie.
La pausa pranzo è in programma alle 13.00. Nel pomeriggio sono previste le visite al complesso nuragico di Sa Mandra de sa Giua (15.00) e alla chiesa rurale seicentesca di Santa Vittoria (16.30). Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3662085483 oppure inviare un messaggio all’indirizzo di posta elettronica istitutobellieni@gmail.com.