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Il fedales del 1989 di Pozzomaggiore, coordinati dal comitato Santu Antine, organizza la grande festa in onore di San Costantino in programma per il 6 e 7 luglio.
I trentenni del paese hanno ricevuto la bandiera maggiore di San Costantino il 7 luglio dello scorso anno, nel corso di una solenne cerimonia dove sono stati investiti della carica di obrieri. I fedales ’89 hanno così custodito per un anno intero la bandiera del Santo, organizzando anche la festa di Santu Antineddu, tenutasi il 1° settembre scorso, in occasione della quale hanno presentato il loro alfiere dell’Ardia Gabriele Cuccuru e tutto il gruppo dei cavalieri di testa. In occasione di Santu Antineddu è stata inaugurata la prima edizione dell’Ardia de “Sos Pizzinnos”, brillante iniziativa che ha riscosso notevole successo.
Per portare a compimento la loro promessa i ragazzi dell’89 si apprestano ad affrontare l’ultimo impegno della festa grande. L’evento principale del programma sarà come di consueto l’Ardia, appuntamento dalle forti valenze tradizionali e religiose.
La suggestiva corsa a cavallo rappresenta infatti il massimo tributo che i pozzomaggioresi offrono a San Costantino Magno in memoria della sua vittoriosa battaglia del 312 a Roma, nei pressi di Ponte Milvio, che permise l’affermazione della libera pratica del cristianesimo e la diffusione del culto in tutto il mondo allora conosciuto.
Sarà Gabriele Cuccuru con il suo cavallo bianco a guidare l’intero plotone in una impegnativa rappresentazione equestre, inalterata nel tempo nei suoi rituali sacri in grado di suscitare profonde emozioni e tenere con il fiato sospeso i tanti devoti ed i numerosi turisti che non vorranno mancare ad uno spettacolo unico e di rara bellezza.
Cuccuru sarà coadiuvato da tre coppie di “Iscortas”. La prima scorta sarà composta da Angelo Cuccuru e Gian Comita Nurra, la seconda scorta da Sergio Rosas e Bastiano Rassu, la terza scorta da Mauro Rosas e Angelo Sanna.
Quella in onore di San Costantino è la festa più attesa dall’intera comunità di Pozzomaggiore, occasione d'incontro tra persone provenienti da diversi paesi, che verranno accolti con l’ospitalità propria di questo centro. Come da tradizione gli uomini si dedicheranno a preparare le carni, le donne, invece, realizzeranno i pani ed i dolci, cotti nei forni a legna.
Oltre 100 i cavalli al galoppo che garantiranno uno spettacolo entusiasmante e al contempo ordinato per il pubblico tra colori di giubbe, polvere e sudore, in una battaglia simulata di fronte al Santuario.
Ecco il programma dei festeggiamenti
SABATO 6 LUGLIO 2019
ORE 18,00 partenza delle bandiere dalla sede dell’obriere maggiore in via Della Solidarietà verso la Parrocchia, prelevamento del clero e proseguimento fino alla chiesa di San Costantino con l’accompagnamento della banda musicale “Città di Sennori” – Vespri solenni, Santa Messa in onore degli obrieri defunti, fucileria locale e Ardia
ORE 22,00 Spettacolo di musica etnica con “Prendas”
DOMENICA 7 LUGLIO 2019
ORE 7 – 8 – 9 - 10,00 SS. MESSE
ORE 10,00 Partenza delle bandiere dalla sede dell’obriere maggiore in via Della Solidarietà, per La Parrocchia, rilevamento del Clero e proseguimento fino alla Chiesa di San Costantino, fucileria e inizio dell’Ardia. Processione con il Simulacro del Santo accompagnato dalla banda musicale, al rientro, fucileria e Ardia. Consegna di un significativo ricordo a tutti I cavalieri partecipanti.
ORE 18,00 Omaggio ai caduti in guerra nel monumento, Messa Solenne con Panegirico di don Andrea Biancu, parroco di Posada, cantata dal “Cuncordu Planu De Murtas” di Pozzomaggiore ;
ORE 22,00 I Nomadi in concerto
LUNEDI’ 8 LUGLIO 2019
ORE 22,00 Canti sardi logudoresi con Emanuele Bazzoni, Franco Dessena, alla Chitarra Bruno Maludrottu. Estrazione dei biglietti della lotteria
LA STORIA DELL’ARDIA A POZZOMAGGIORE
A Pozzomaggiore il 6 e 7 Luglio di ogni anno si corre l’Ardia in onore di San Costantino. I pozzomaggioresi erano particolarmente devoti a San Costantino e nei primi del Novecento, per iniziativa dei reduci della prima guerra mondiale grati per aver avuto salva la vita in battaglia e degli emigrati nelle lontane Americhe, affinché un giorno potessero far rientro al paese natale, promossero l’istituzione della festa di San Costantino. Così in soli tre anni e con la collaborazione dell’intera comunità, nel colle all’ingresso del paese venne costruita la chiesa inaugurata il 5 luglio del 1923 dall’allora vescovo della diocesi di Alghero Mons. Francesco D’Errico.
In quell’anno venne corsa la prima Ardia in onore di San Costantino. Ma l’ardia in sé, a Pozzomaggiore, è un’istituzione più antica che si correva da tempo immemore in altre occasioni come e feste.
L’ardia non è un’esibizione né una gara sportiva, ma un atto di omaggio al Santo imperatore e simboleggia la battaglia vittoriosa di Costantino sul tiranno Massenzio, avvenuta a Roma nei pressi di Ponte Milvio nel 312 dopo Cristo, a seguito della quale l’imperatore Costantino concedette la libertà di culto ai cristiani vittime delle persecuzioni e costretti a praticare la loro religione nelle catacombe.
Il termine “ardia” deriva dal verbo antico “bardiare” (proteggere, fare la guardia).
Il primo cavaliere, “Su Caddu ‘e Punta” che, con la giubba rossa rappresenta l’imperatore Costantino nella sua vittoriosa cavalcata, è alla testa dell’intero drappello col suo cavallo bianco e la bandiera con l’effige del Santo, non può essere superato da alcuno, ben protetto dal gruppo de “Sas Iscortas”: tre coppie di cavalieri in giubba rossa, coroncina e bandiera ad asta corta con punta a lancia, pronta per essere usata contro i tentativi di sorpasso di azzardati cavalieri del resto del plotone che rappresentano l’esercito degli infedeli.
Difficilmente avviene il sorpasso, per l’abilità e determinazione del gruppo di testa e per il rispetto che questi godono fra tutti. In tante edizioni dell’ardia, il sorpasso si ricorda in poche occasioni.
Alla conclusione dei primi tre giri, tutto il gruppo compie un giro al passo e tutti i cavalieri al passaggio di fronte alla Chiesa si segnano in omaggio verso il santo, quindi, con le stesse modalità e spericolatezza di prima, compiono tre giri in senso opposto.