PHOTO
“Tantissimi bambini con diverse disabilità seguiti al San Camillo di Sassari sono rimasti per sei mesi, e tuttora rimangono, senza fisioterapista di riferimento, e quindi di fatto per un lunghissimo periodo è stato negato loro il diritto di accesso alle cure a causa della mancanza di uno specialista in neuropsichiatria infantile. Ma c’è di peggio: in tutto questo tempo, da quando le fisioterapiste titolari del servizio di neuropsichiatria infantile sono andate in pensione, nessuno ha provveduto a inviare la richiesta di sostituzione affinché arrivasse un altro specialista in grado di seguire i piccoli pazienti. La richiesta di risorse umane aggiuntive – denuncia Desirè Manca (M5s) - è stata inviata dalla direttrice della neuropsichiatria infantile alla Asl di Sassari soltanto il 22 agosto scorso, a distanza di cinque mesi da quando il servizio è cessato”.
“Quanto accaduto al San Camillo di Sassari è un fatto vergognoso che testimonia la mala gestione della sanità in Sardegna e tutte le falle della macchina burocratica che stanno contribuendo allo sfascio di un sistema compromesso in modo irreversibile e totalmente allo sbando”.
“Questi bambini sono ancora oggi senza assistenza. La domanda da porsi è soltanto una: com’è possibile lasciare tantissimi pazienti minorenni e con diverse disabilità senza assistenza e non chiedere immediatamente alla Asl di provvedere al reclutamento delle figure necessarie? Com’è possibile non garantire un servizio a dei bambini disabili e non preoccuparsi minimamente? Com’è possibile che nessuno si sia preoccupato di inviare subito la richiesta di risorse umane aggiuntive alla Asl?”
Così la consigliera regionale del M5s Desirè Manca denuncia l’episodio accaduto al San Camillo di Sassari e annuncia la presentazione di una interrogazione al Presidente Solinas e alla Giunta affinché il reparto di Neuropsichiatria infantile della Asl di Sassari venga dotato con urgenza di una pianta organica adeguata a soddisfare il fabbisogno dell’utenza.
“La lettera di richiesta di risorse umane aggiuntive, prontamente autorizzata dalla Asl, è stata inviata da parte del direttore facente funzioni della SC Neuropsichiatria infantile della Asl di Sassari al Direttore Generale della Asl soltanto il 22 agosto scorso. Un ritardo inaccettabile, a maggior ragione se il diritto di accesso alle cure viene negato a dei minori e se a subire le conseguenze sono ancora una volta le famiglie”.
“La realtà è che a ancora oggi molti bambini rimangono senza terapia in attesa di una risposta che non arriva perché " qualcuno" si è evidentemente " dimenticato" di agire”.