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Sul finire degli anni Sessanta Maria Carta amava passare dei periodi a Stintino, in una casa nei pressi del porto Minori. Ed è proprio di fronte al porto vecchio, al Museo della Tonnara, che la Fondazione Maria Carta sceglie di presentare, giovedì 25 agosto alle ore 20, una serata in memoria dell'artista di Siligo.
“Omaggio a Maria Carta”, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Stintino, del Centro studi per la civiltà del mare e del Mut, sarà una vera e propria occasione di scoperta. Saranno resi noti, infatti, alcuni aspetti della vita artistica di Maria Carta non conosciuti dal grande pubblico.
In apertura dell'evento, coordinato dal presidente della Fondazione Leonardo Marras, sarà proiettato un video, un collage di interviste e stralci di film ai quali l'artista ha partecipato, da Il Padrino parte II a Gesù di Nazareth di Zeffirelli.
Si esibirà, poi, il gruppo Fantafolk, composto da Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all'organetto. Il duo, accompagnato da Manuela Ragusa alla voce, parte dalla tradizione sarda per rivisitarla e incrociare atmosfere e sonorità di altre aree del Mediterraneo e dei Balcani.
La musica si alternerà alla parola grazie a Ornella Porcu e Caterina Orecchioni che leggeranno alcune poesie tratte da “Canto rituale”, libro del 1975 che raccoglie i pensieri di Maria Carta sulla cultura, sul paesaggio e la gente di Sardegna.
Una raccolta, ripubblicata nel 2006 in collaborazione con La Nuova Sardegna e distribuita in allegato al quotidiano, che porta il lettore indietro nel tempo, alla scoperta di un mondo agropastorale e dei ricordi di Maria Carta bambina. Una serata, quella del 25 agosto, che intende ripercorrere un cammino artistico sfaccettato e rinnovare il ricordo di un'artista intensa, che nella sua terra trovava rifugio e ispirazione.