Piante e alberi abbattuti, muri e margini crollati, massi staccati dal costone roccioso che precipitano in strada, case vecchie pericolanti, strade rurali e interne al paese dissestate e animali morti. Sono questi i danni che si sono registrati a Tonara in seguito all’eccezionale ondata di maltempo che ha flagellato numerosi comuni del nuorese, prima con la neve, poi con la pioggia e con il vento.

Oggi si contano i danni, si fa il punto della situazione e si ragiona sul futuro. Ma soprattutto si chiedono con maggiore forza aiuti, mezzi e poteri decisionali sulle spese comunali. 

E’ quanto reclama a gran voce la sindaca di Tonara, Flavia Loche. Il suo è però un grido dall’allarme che riecheggia da mesi: “I piccoli centri, quelli di montagna in speciale modo, non devono essere solo oggetto di tagli sconsiderati che vanno sempre a vantaggio delle grosse realtà in relazione a una sconsiderata logica politica numerica che crede che piccolo sia sinonimo di inesistente”.

La giunta comunale, con apposita delibera, già da mercoledì scorso, ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Inoltre, “l'amministrazione ha fatto richiesta per un ulteriore intervento degli uomini e dei mezzi di Forestas per un'altra settimana - spiega il primo cittadino - così da poter ripulire il paese dai detriti e dalle piante che nei giorni successivi alla nevicata che a causa dello scioglimento repentino e anomalo del ghiaccio e del forte vento hanno creato pericolo per l'incolumità dei cittadini e disagi alla circolazione. I danni ambientali e materiali, dei quali è già cominciata la conta, sono stati ingenti”.

La Giunta in questi giorni aspetta che sia convocato un tavolo tecnico in Regione  “per fare il punto sulle criticità emerse in queste difficili giornate e sulle possibili soluzioni per evitare e contenere al massimo disagi e disastri futuri”, spiega Flavia Loche che precisa: “Da parte nostra, a livello logistico, chiederemo l' ampliamento del parco mezzi in dotazione poiché le amministrazioni, con le poche risorse economiche a disposizione, non possono certo far fronte a spese così importanti per il loro acquisto. Tonara possiede solo due automezzi e assolutamente inadatti in caso di ingenti precipitazioni: uno spazzaneve Unimog di proprietà del Comune e un Defender dotato di piccola lama che l'Associazione di protezione Civile ‘S'Alasi’ ha ricevuto in comodato dalla RAS per gli interventi di natura privata”.

Oltre a ciò, l’amministrazione “chiederà che in caso di emergenza, al sindaco, in quanto Capo della Protezione Civile Comunale, siano concessi ampi poteri per la gestione delle difficoltà e dei problemi". 

“Non è pensabile che nelle situazioni di allarme e pericolo ci si debba ritrovare ingarbugliati in una serie di lacciuoli burocratici che mal si conciliano con la primaria, inderogabile responsabilità e necessità di mettere in sicurezza i cittadini" sottolinea la sindaca di Tonara. 

"La proposta, inoltre, da portare a livello nazionale, sarà quella di poter utilizzare i fondi dell'avanzo di amministrazione per interventi di Protezione Civile e che per l'impiego di queste somme, poi, siano concesse deroghe ai fini del rispetto del pareggio di bilancio”.

Non per ultimo, il pensiero del primo cittadino va alla sua comunità e non solo: “Tutta l'amministrazione comunale, scusandosi per i disagi arrecati ai cittadini, porge doverosa, immensa gratitudine a tutti i coadiuvanti che in qualsiasi modo o forma hanno