L'amministratore delegato di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, l'ha ribadito anche in commissione Governo del territorio del Consiglio regionale: "La Sardegna è stata l'unica a ottenere il rinvio del pagamento dei conguagli sui consumi effettivi del 2012". Ora però bisogna mettere la mani nel portafogli. Ma niente panico perché, rassicura, "gli utenti sardi potranno pagare in media 150 euro in 4 anni divisi in 8 rate semestrali, pari a circa 3 euro al mese".

Il problema è che "in media" significa che l'importo potrebbe essere più basso di 150 euro, ma anche molto più alto. Ecco perché nei giorni scorsi, quando Abbanoa ha cominciato a chiedere i conguagli, le famiglie si sono spaventate, le associazioni dei consumatori sono passate subito all'attacco, il deputato di Unidos, Mauro Pili, ha annunciato una class action e ricorsi al Tar, infine il consigliere regionale del Pd Roberto Deriu ha accusato il gestore idrico di "accanimento terapeutico".

In commissione Ramazzotti ha sottolineato che "purtroppo la Sardegna è ancora una delle regioni più morose ma anche qui - ha spiegato - bisogna distinguere: i pensionati sono ottimi pagatori quindi separiamo i lupi dagli agnelli". Infine: "Siamo disponibili a lavorare a proposte come quella del bonus idrico, che già esiste in Veneto, per contribuire ad un fondo per il sostegno agli utenti più bisognosi e realmente in difficoltà".

Da parte loro, i consiglieri regionali presenti all'audizione hanno richiamato l'attenzione dell'Ad sulla necessità di intervenire per migliorare i rapporti fra azienda e cittadino-utente, anche collaborando su tematiche specifiche di interesse generale con le amministrazioni locali. In particolare, il presidente Antonio Solinas ha ricordato che quello delle relazioni fra Abbanoa e cittadino "è un problema vero che si risolve certamente con una informazione più estesa e completa ma anche con interventi strutturali".