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Sono giorni che cittadini sardi trovano nella cassetta postale o sotto la porta, uno strano foglietto di carta prestampata, intestato alla G.P. Services, senza busta, con precisa indicazione del nome del destinatario, con cui vengono avvisati che è stata tentata la consegna di una raccomandata, con tanto di numero, raccomandata che si avvisa potrà essere ritirata presso bar, esercizi commerciali ed altri luoghi pubblici.
Ebbene, si tratta di solleciti di pagamento di Ababnoa, ne sono stati inviati, come la stessa Abbanoa dichiara sul suo sito, ben 360.000 da febbraio in Sardegna. Ora, tutti sanno che si tratta di solleciti per bollette non pagate ed il doversi recare in un bar a ritirarli, con il proprietario del bar o del negozio di riparazione video che te la consegna e sorride ammiccante nel farlo, certamente non è cosa piacevole, specialmente in piccoli centri dove nel bar o negozietto di paese ci si conosce tutti.
Il caso
Il Bar Vanilla Caffè di Nuraminis, pubblicizza persino sulla sua pagina instagram il suo nuovo servizio, rendendo ancor più grave la violazione di ogni forma di privacy. Molti cittadini si sono lamentati sui social e la prima cittadina di Nuraminis, la dottoressa Maria Assunta Pisano ha reclamato personalmente presso gli uffici Abbanoa che le avrebbero assicurato che "è tutto normale e lecito".
Il parere
L’avvocato Gianfrancesco Piscitelli su questo fatto riferisce a Sardegna Live: “A mio avviso trattasi di una grave violazione della privacy e dell’immagine dei cittadini - dice - che così si vedono pubblicamente indicati come cattivi pagatori. Pretendere che la gente si rechi presso esercizi pubblici a ritirare “il marchio della sua inadempienza” è inammissibile. E’ opportuno che chiunque si senta leso da tale modus operandi adottato da Abbanoa, invii una segnalazione al Garante per la Privacy per lesione della propria riservatezza, esponendo semplicemente l’accaduto, con fotocopia del bigliettino trovato, con raccomandata A/R indirizzata a: Garante per la protezione dei dati personali, Piazza Venezia, 11 - 00187 Roma o con messaggio di posta elettronica certificata indirizzata a: protocollo@pec.gpdp.it - Tale dritto di ogni cittadino è garantito dall’art. 144 del nuovo codice Privacy – D.lgs 196/2003 aggiornato al D.Lgs. 101/2018 che recita così: “ Segnalazioni
1. Chiunque può rivolgere una segnalazione che il Garante può valutare anche ai fini dell’emanazione dei provvedimenti di cui all’articolo 58 del Regolamento.
2. I provvedimenti del Garante di cui all’articolo 58 del Regolamento possono essere adottati anche d’ufficio “.