In risposta alle polemiche sollevate soprattutto in questi ultimi giorni, di seguito vi proponiamo il comunicato stampa di Abbanoa, gestore unico del servizio idrico integrato dell'autorità d'ambito della Sardegna.

 

Non si sono ancora rassegnate le forze che in passato speravano nel fallimento di Abbanoa per aprire la strada alla privatizzazione. Da diverso tempo e con diverse provenienze, va avanti una campagna irresponsabile di disinformazione sul reale stato finanziario dell'Azienda.

C'è chi non si arrende all'idea che anche in Sardegna, come avviene già in altre realtà, ci sia un grande operatore pubblico interamente partecipato dagli Enti Locali, che gestisca un servizio fondamentale e delicato. E' il servizio che ogni giorno potabilizza e distribuisce l'acqua nelle case e nelle aziende isolane, raccoglie gli scarichi fognari e depura i reflui restituendoli in natura senza alcun danno all'ambiente. Tutto questo pur avendo ereditato dalle gestioni precedenti, oltre ad un carico di debiti,  una realtà di impianti e reti fatiscenti (non solo è critica la situazione degli reti fognarie, ma la rete idrica perde più del 50% dell'acqua prodotta dai potabilizzatori con un costo di energia di 50 milioni l'anno), con pesanti difficoltà gestionali (52 mila interventi di riparazione effettuati dal pronto intervento ogni anno).

"Ora i conti sono finalmente in ordine",  spiega l'amministratore unico, Alessandro Ramazzotti"ed i continui miglioramenti sono certificati dagli organismi di controllo interni ed esterni all'Azienda. Si è avviato un programma di assunzioni per il completamento degli organici ed a breve, attraverso un stretto rapporto con le scuole e le Università, attiveremo degli stage per giovani diplomati e laureati. Inoltre abbiamo lanciato una sfida per mettere in cantiere 500milioni di risorse economiche già  disponibili che servono per ammodernare il sistema impiantistico, ma che rappresentano anche una grande occasione di rilancio per l'economia sarda, proponendo lavori a tante imprese che vuol dire non solo garanzia degli attuali livelli occupazionali, ma anche nuovi posti di lavoro".

E' in atto un tentativo per vanificare questi risultati, questi progetti e questi sforzi da parte di tutti coloro che hanno interesse a non voltare pagina. A cominciare da chi ha lavorato con lo strumento del fallimento evidentemente per aprire la strada a un operatore speculativo privato; chi ha tratto beneficio, nei decenni, dall'immobilismo e dalla rendita di posizione su appalti, incarichi, servizi e collaudi; chi ha approfittato, in tutti questi anni, delle zone d'ombra dell'evasione e dell'elusione per non pagare un servizio che la maggior parte dei sardi paga regolarmente. E' inoltre inqualificabile il tentativo di alimentare ed esasperare la protesta al fine di raccogliere deleghe, mandati alle liti,  o l'atteggiamento di chi cerca rendite di posizione politica cavalcando argomenti illusori come l'acqua gratis per tutti omettendo di dire che in natura l'acqua è gratis, è invece il servizio che si paga.

"Credo che la buona politica debba farsi caric