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Di seguito pubblichiamo la lettera aperta firmata da Giampiero Vacca, il figlio della coppia di anziani di Ortueri a cui il 16 giugno scorso Abbanoa ha slacciato il contatore per morosità.
Il 16 Giugno, senza alcun preavviso, due valorosi operatori di Abbanoa, dopo un assedio durato pochi minuti, hanno vinto la resistenza d un vecchio signore di Ortueri di oltre 100 anni e quella di lui consorte, ben corazzata con una sedia a rotelle ed hanno provveduto allo slaccio della rete idrica dalla loro abitazione, portandosi dietro come bottino il contatore.
Atto di guerra? No! Il fatto è che Abbanoa ha delle regole, ha deciso di funzionare, incassare ed avere il bilancio in attivo. Quindi come primo atto il Sig. Ramazzotti ha deciso di rinunciare al bonus annuale e come secondo rintracciare e punire gli utenti morosi, anche se centenari (meglio fare in fretta, con loro si rischia il recupero crediti).
Nel caso in oggetto si tratta di bollette contestate per evidenti incongruenze nel consumo idrico. Rispetto ad un consumo medio di 16 mc mensili c'è stata nel 2013-2014 un'impennata nei consumi fino a 120 mc mensili. Ora i due vecchi, che abitano da soli, accuditi da una signora del posto, contestano le suddette bollette. La società idrica invia operatori, che in presenza del centenario (che non sa trattarsi di venditori ambulanti o ricercatori della NASA) effettuano prove tecniche (?) e respinge il ricorso, affermando che il contatore è correttamente funzionante, quindi trattasi di perdite occulte (escluse da ditte specializzate). Fatto sta che in tale periodo il consumo idrico rientra nella media, senza alcun intervento esterno (perdite occulte o occultismo?).
In seguito ad avviso di slaccio da parte di Abbanoa, parte reclamo/diffida da parte del legale di fiducia e si decide di non pagare le bollette, in attesa di risposta al legale (mai avvenuta).
Il seguito lo conoscete. ll 16 Giugno due eroi di Abbanoa effettuano lo slaccio. L'esercito sconfitto, costituito dal baldo vecchietto e dalla sedia a rotelle con sopra la nonnetta, per bere, cucinare e lavarsi, dovranno procurarsi dei bidoni, che generosi parenti provvedono a riempire d'acqua nelle fontane della zona, che per il momento sfuggono al controllo della gloriosa società idrica sarda.
Disturberemo a questo punto il giudice competente.
Egr. Dr. Ramazzotti, di fronte a casa mia (sono un figlio della coppia in oggetto), a Ghilarza in via Lazio, nel 2015, dopo decine di segnalazioni, a distanza di mesi, si è provveduto ad aggiustare una condotta colabrodo, senza mai provvedere al ripristino stradale.
E' da circa due mesi che nello stesso punto si è formato un laghetto, dal quale defluisce rigagnolo che continua ad irrigare l'asfalto. Ripetute segnalazioni al vostro numero verde, con attese estenuanti, non hanno dato l'esito sperato. Gli operatori rispondono rassicuranti e costernati.
Anch'io lo sono, costernato ed indignato di fronte alla mancanza di equità, trasparenza e professionalità.
Gentile Ramazzotti, con grande merito(!) lei e la sua società, che fino a pochi giorni fa, ritenevo fosse un patrimonio di tutti i sardi, avete tolto l'acqua a dei vecchi disabili non autosufficienti.
A mio parere, nonostante tutte le giustificazioni, che il suo ufficio stampa sarà senz'altro in grado di produrre, avete fatto una figura meschina, adottando una condotta che (come le vostre) fa acqua da tutte le parti.
Giampiero Vacca