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Infine, lo stesso Movimento commenta: “La Giunta Regionale Sarda di sinistra con la politica di guerra al pascolo brado e con l’abbattimento forzato dei suini di razza sarda protetta, fonte di reddito, di sostentamento e di sopravvivenza delle popolazioni dell’area del Gennargentu ha posto il sigillo al proprio fallimento in tutti settori economici dell’economia della Sardegna e scritto la pagina nera della Sardegna”.
Il Movimento Sardo Pro Territorio interviene in merito alla task force dei carabinieri e del Corpo forestale che dall’alba di oggi sono entrati in azione per portare a termine una nuova operazione di abbattimento dei maiali allo stato brado.
Il Movimento “manifesta vibrata protesta e disapprovazione ed esprime la più ampia solidarietà agli allevatori colpiti nella distruzione del proprio lavoro per azione condotta ‘manu militari’ da parte della Task Regione Sarda Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina nell’area del Gennargentu, nei territori di Orgosolo, Desulo e Arzana di abbattimento di molti suini di razza sarda allo stato brado, importante fonte di sopravvivenza delle popolazioni è patrimonio di biodiversità, patrimonio genetico di una razza suina in via di estinzione, inserita fra le sei razze autoctone nazionali. La razza di suino sarda tutelata per legge è stata ufficialmente riconosciuta con decreto ministeriale n° 21664 l’8 giugno 2006”.
Inoltre, il Movimento Sardo Pro Territorio “esprime disapprovazione nei confronti del metodo adottato dalla Giunta Regionale Sarda tramite l’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste Suina africana e valuterà nelle prossime ore le ulteriori azioni efficaci e necessarie da intraprendere in tutte le sedi, compresa quella di mobilitare quando sarà il momento casa per casa le popolazioni interessate per cacciare via elettoralmente dal governo di Roma e di Cagliari i responsabili di questa politica che sta dando il colpo di grazia ad un’economia agropastorale in agonia”.