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"Il nostro è uno Stato laico; religioni e credo, pur legittimi, non possono ostacolare l'applicazione della legge".
Al centro dell’attenzione questa volta è la 194 del 1978: la legge sull’obiezione di coscienza.
Al Senato il Movimento Cinque Stelle ha firmato un DDL che riguarda la modifica della 194 attraverso un solo articolo che dovrebbe consentire, in questo modo, che venga garantita la presenza di almeno il 70% di personale in servizio non obiettore di coscienza nelle unità ginecologiche delle strutture pubbliche.
In Italia, secondo la relazione sullo stato di attuazione della legge presentata al Parlamento dal Ministro della Salute nel 2012, si registra un record di obiettori tra ginecologi, anestesisti e personale non medico.
Il disegno di legge è stato presentato dal senatore Maurizio Romani, medico omeopata, e dalla senatrice Alessandra Bencini, infermiera di sala operatoria.
Nella relazione introduttiva si legge quanto segue:
"I dati sulle percentuali di medici obiettori sono allarmanti e hanno contribuito all'incremento degli aborti clandestini. Secondo i dati forniti dal Ministero della sanità nel 2008 gli aborti illegali stimati (solo per le donne italiane, ndr) sono 20.000. Parallelamente si assiste ad una crescita considerevole degli aborti spontanei, stimati dall'Istat in circa 73.000 casi l'anno rispetto ai circa 50.000 degli anni '80. Un incremento che nelle minorenni raggiunge addirittura il 70 per cento. È possibile che questa crescita sia dovuta anche al ritorno del cosiddetto "aborto clandestino mascherato", come avveniva prima dell'approvazione della 194/78".
foto da: www.fanpost.it