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Il giudice delle udienze preliminari di Sassari ha rinviato a giudizio un maestro di ballo algherese 66enne che, nel 2019, finì agli arresti domiciliari per atti sessuali con minore, violenza sessuale e minaccia.
Oggi il gup Giuseppe Grotteria ha accolto la richiesta della Procura e del legale di parte civile, l'avvocata Gavinuccia Arca: assiste la giovane dalla cui denuncia scaturì l'inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia di Alghero e coordinata dalla sostituta procuratrice Maria Paola Asara.
Nell'udienza odierna l'accusa era rappresentata dalla pm Lara Senatore, mentre il maestro di ballo è difeso dagli avvocati Elias Vacca e Nicola Satta, che hanno chiesto il non luogo a procedere. Il gup si è riservato di stabilire la data di inizio del processo dinanzi al Tribunale di Sassari in composizione collegiale: la comunicherà alle parti nel corso di un'ulteriore udienza fissata per martedì 19 ottobre.
Dopo aver compiuto 18 anni, la ragazza oggi 20enne raccontò ai militari le violenze e le minacce che riferì di aver subito quando ne aveva 14 ed era un'allieva della scuola di ballo gestita dall'imputato. Agli investigatori, la giovane disse che l'uomo la costringeva a rapporti sessuali minacciandola di morte per imporle il silenzio.
Avrebbe raccontato inoltre del timore di non essere creduta, di essere derisa e uccisa. Gli inquirenti, secondo quanto emerso, avrebbero considerato il suo racconto lucido e circostanziato. Oggi, cpsì, il gup ha valutato che ci siano elementi sufficienti per andare a processo.