Acqua razionata a causa di una falla nelle condotte e agricoltori in rivolta nella valle del Coghinas. "L'ennesima falla nelle condotte del Consorzio di bonifica del nord Sardegna, con conseguente razionalizzazione della risorsa idrica, rischia di compromettere 1.000 ettari di colture a carciofo e altre produzioni agricole nella valle del Coghinas. Si parla del distretto orticolo più importante del centro nord dell'isola, con oltre cento imprese e quasi quattrocento addetti impiegati nei campi", è l'allarme lanciato da Confagricoltura Sassari e Olbia-Tempio.

"Non è purtroppo una novità il fatto che le condotte dei Consorzi di bonifica, di buona parte della Sardegna, siano ormai obsolete e non più adeguate a garantire l'acqua nei campi in modo costante. Il dramma è che ogni volta che scoppiano le condotte e quindi le emergenze i soli a pagare sono sempre gli agricoltori", sostiene il presidente di Confagricoltura Sassari e Olbia/Tempio, Stefano Taras.

"Chiediamo alla Regione che, in collaborazione con tutti i portatori di interesse coinvolti, si avvii quanto prima un piano di investimenti per il riammodernamento delle reti", aggiunge Taras.

A lamentarsi sono anche gli imprenditori agricoli della zona: "L'acqua è stata razionata a 24 ore di distribuzione a settimana, neanche la metà di quel minimo che servirebbe per sostenere le produzioni", spiega Giovanni Pes, agricoltore di Valledoria e componente della cooperativa Valle del Coghinas. "La turnazione della risorsa idrica interessa soprattutto la coltura dei carciofi, con 1.000 ettari dei circa 1.800 coltivati in condizione di estrema sofferenza".