Si è fidato delle garanzie ricevute per telefono dal venditore di una Land Rover, che ha pubblicato sul web l’annuncio di vendita dell’auto, pari a 31mila euro, anziché 50mila circa (il costo della vettura sul mercato).

L’imprenditore cagliaritano, dopo aver ricevuto dal venditore rassicurazioni sull’anno di immatricolazione, sui km percorsi e sullo stato generale del mezzo, ha provveduto ad eseguire due bonifici. Una volta ricevuto i soldi, il truffatore non si è fatto più sentire. L’acquirente si è quindi rivolto ai carabinieri della Stazione di Cagliari Sant’Avendrace che, seguendo il flusso del denaro con la collaborazione degli istituti bancari interessati e individuando il materiale utilizzatore dell’utenza telefonica contattata dalla vittima, sono pervenuti all’identificazione di un 72enne romano, molto noto per analoghe imprese.

Benché sia molto probabile una condanna dell’uomo, è invece ben difficile che la parte lesa possa recuperare il maltolto, seppure in parte. I truffatori professionisti si mettono sempre nelle condizioni di non poter essere pignorati, di non possedere apparentemente nulla, celando abilmente il frutto delle loro malefatte.