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Questo pomeriggio, a partire dalle ore 18, ad Esporlatu andrà in scena la sacra rappresentazione della Natività di Gesù con la X edizione del Presepe vivente.
Nelle vie del paese si riproporranno le magiche atmosfere della Betlemme di duemila anni fa.
Il corteo, che partirà da piazza Dante, sarà guidato dal parroco don Tonino Massidda e dal vescovo di Ozieri Mons. Corrado Melis. Ad accompagnare i figuranti, poi, le launeddas di Nicola Vacca e Bruno Loi e i canti del coro "Sos de Santu Matteu" di Bono.
Il Presepe vivente è una delle più importanti manifestazioni che si svolge a Esporlatu, il centro più piccolo del Goceano che sorge alle pendici del castello che da questo territorio prende il nome.
La prima edizione della manifestazione risale al 1994, quando il Presepe vivente venne proposto grazie ad un’intuizione del sacerdote don Girolamo Cossu e dello scenografo Giuseppe Lanzi. Già allora l’intera popolazione fu coinvolta con una sorprendente partecipazione di pubblico.
Il presepe ha lo scopo di rappresentare, con l'impiego di figuranti e apposite scenografie, le principali vicende evangeliche legate alla Natività. Le scenografie vengono riprodotte in modo statico, negli angoli più suggestivi del paese. All’interno delle varie situazioni, rese suggestive dagli allestimenti studiati e precisi, si cerca di ricreare ambientazioni che riconducono a paesaggi arabo-palestinesi, inserendovi anche elementi tipici e tradizionali legati alla cultura sarda.
La manifestazione ha sempre avuto un carattere saltuario a causa della grande mole di lavoro e all'impegno richiesti dall'organizzazione.
Quest'anno, grazie all’entusiasmo dei giovani del paese e alla risposta positiva della comunità, l'esperienza si ripeterà ancora una volta.
Nel pomeriggio di giovedì 29 dicembre, la processione di fedeli e visitatori attraverserà le vie del centro storico e sosterà di fronte ai diversi quadri. Oltre ai temi classici della dell’Annunciazione, della Natività e del campo dei pastori, verranno allestite rappresentazioni come la locanda, il mercato e, infine, alcune scene dedicate ai mestieri.
Un susseguirsi di immagini e momenti, un corteo di magi, pastori ed animali in cammino verso la grotta dove accadde un fatto straordinario che ancora oggi viene ricordato ad Esporlatu.