Nel decimo anniversario della morte dell’artista giunge alla terza edizione il festival che prende le mosse dall’opera dell’artista ulassese il cui respiro è internazionale. Quest’anno, la parrocchia Sant’Antioco Martire in Ulassai col il patrocinio della Fondazione di Sardegna, del Comune di Ulassai, della Stazione dell’Arte e della Diocesi di Lanusei e con il supporto di Archivio e Fondazione Maria Lai, propone una serie di eventi la cui tematica è tratta dal pannello dell’opera della Lai raffigurante l’incontro del Cristo con la Madre: un incontro denso di significato in cui emerge appieno la complementarietà del maschile e del femminile in un quadro profondamente umano e carico di emozioni. “Dom[i]na” è quindi il tema per quest’anno: domina, domna, donna. Il femminile si impone già nel nome “donna”, che racchiude nella sua etimologia un senso di signorilità di cui il corrispettivo maschile, “uomo”, non gode.  

“Maria Lai non amava essere definita artista donna. Ed aveva ottime ragioni, in un’epoca in cui essere definite tali era un modo per dire artista di second’ordine. Eppure, nell’arte della Lai, c’è una femminilità prepotente, sia nella morbidità dei tratti che nella molteplicità delle tecniche, spesso, nella cultura sarda, esclusivo appannaggio del mondo femminile: tra tante, la panificazione e la tessitura. Proprio su di un’opera di quest’ultimo genere prende le mosse il festival, che non vuole essere spettacolo o appuntamento fine a sé stesso, ma si propone quale luogo d’incontro e di dialogo, di interazione, luogo ove tessere relazioni capaci di andare oltre il singolo evento. Ospiti, artisti, relatori, volontari, pubblico: tutti hanno l’opportunità di trovare in questo appuntamento un luogo di crescita, andando oltre i propri mondi, diventando tessitori, trama ed ordito di nuove esperienze. Così vogliamo rendere onore all’eredità lasciataci dall’artista, nel decimo anniversario della sua morte, lasciandoci ancora una volta provocare dal potere suggestivo dell’arte, della sua arte” scrive don Roberto Corongiu, parroco di Ulassai.

Primo appuntamento per lunedì 16 luglio, con l’arte di Peppino Bande e Roberto Tangianu, nomi noti nel panorama della musica etnica isolana, che presteranno la propria arte ai passi ed alle evoluzioni della ginnasta Michela Ambu, in un’inedita formazione che nasce proprio in seno al festival e che già dal titolo, Feeling good, racconta del felice connubio tra strumenti e sonorità tradizionali con la musica contemporanea.

Il giorno successivo, 17 luglio, l’appuntamento in collaborazione con il Conservatorio PG da Palestrina di Cagliari ed il M° Angelo Castaldo, con il Coro Polifonico del Conservatorio guidato dal M° Mauro Bacherini, ed il Coro femminile Melàbrina di Illorai diretto dal M° Barbara Cossu: donne che prestano la propria voce in Monna Musica, rassegna corale classica e contemporanea.

Il 18 luglio saranno le studentesse del Liceo Classico Mameli dell’IIS Leonardo da Vinci di Lanusei, che accompagnate da Barbara Tavera e col commento di Carla Cossu, daranno voce ai suggestivi passi danteschi sulle donne nella Divina Commedia. La rappresentazione, dal titolo Ne li occhi porta la mia donna Amore, avrà come sfondo le opere ceramiche sull’opera del poeta toscano plasmate da Efisio Mario Monni, mentre le ragazze vestiranno abiti realizzati dalla Silvia Blumenthal Couture e gioielli di Mario Mereu de Sa Naccara.

Appuntamento con la musica per il 19 luglio, con il candlelight concert sul suggestivo sfondo dell’arco in pietra di Barigau. Moreno Pisano, Angelica Perra, Gianluca Pischedda e Massimo Satta propongono l’inedito Parole di pietra, proposta narrativa e musicale composta appositamente per il festival e per rendere omaggio all’artista ed al suo retaggio.

Nuovi protagonisti e nuove sonorità per il 20 luglio, con il Maestro Luigi Lai, recentemente onorato della laurea honoris causa presso l’Università di Bologna, che accompagnato da Mauro Mibelli, Paolo Brandano, Antonio Meloni e dalla voce di Nicole Ruzittu, ci guiderà in un viaggio tra le sonorità mediterranee e celtiche in Anaid: i suoni del vento e del mare.

Il 21 luglio, Elianora, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Dessì, la figura di Eleonora d’Arborea sarà ispirazione per una riflessione sul femminile nel mondo dell’arte, della musica e del cinema con Gianna Fratta, Carolina Vinci e Micol Forti, in dialogo con Matteo Porru ed accompagnate dalle corde di Mauro Mibelli.

Sabato 22 torna Bachisio Bandinu con Femina, attenta analisi del femminile in Sardegna ed oltremare, nelle sue radici storiche ed evoluzioni contemporanee. Con Bandinu, il vescovo Antonello Mura in dialogo con il semiologo Franciscu Sedda e Paolo Lusci, moderati da Paola Pilia ed accompagnati dai talenti della Scuola Civica di Musica per l’Ogliastra.

Domenica 23, in collaborazione col festival foghesino SettesereSettepiazzeSettelibri, Francesca Lai guiderà il dialogo tra Giacomo Mameli, Simonetta Selloni e Mauro Pusceddu, autore del romanzo Eroina, titolo che racchiude un felice gioco tra protagonisti e tematiche.

A chiusura dell’evento, dopo il successo dell’edizione passata, la musica è nuovamente protagonista con la stella del violino Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia con un repertorio rinnovato e sempre espressione di capacità e risorse isolane ma che hanno una risonanza internazionale.

Le serate verranno trasmesse in streaming sulle pagine social del festival, ed ogni dettaglio è reperibile sul sito www.unfilobianco.it