Gianluca Floris si è spento questo pomeriggio in ospedale, ricoverato per un male incurabile che alla fine ha purtroppo avuto il sopravvento.

Cinquantotto anni, cagliaritano, Floris è stato un’importante figura di spicco del panorama culturale regionale, nazionale e internazionale. Celebre tenore scoperto da Luciano Pavarotti, ha lavorato nelle 14 Fondazioni lirico sinfoniche italiane, nei teatri di tradizione italiani, e in varie Opera House europee e giapponesi. L’amore e l’impegno per la lirica hanno fatto sì che divenisse presidente di Assolirica, associazione nazionale artisti della lirica. 

Grande osservatore e appassionato della cultura asiatica, aveva stretto collaborazioni per la progettazione artistica del nuovo Teatro dell’Opera di Binhai New City – Ningbo – Shanghai – Repubblica Popolare Cinese. Noto scrittore, aveva pubblicato tanti romanzi con le case editrici sarde e non solo, tra i più recenti vi sono “La Preda” (Mondadori) e “L’inferno Peggiore” (Piemme). 

Nell’ultimo periodo si era dedicato alla radio: su Radio X ha ideato e condotto il programma di interviste “Fare dell’arte l’arte del fare”. Un artista a 360 gradi insomma: la Sardegna ha subito con la sua morte una grande perdita culturale.

Floris lascia Stefania Medda, sua moglie dal 1999, con cui condivideva la passione per il cinema.