Caro professore

 

proprio ieri, mentre preparavo i contenuti per la presentazione della prossima Cavalcata Sarda, sfogliavo il libro che porta la sua firma e i suoi appunti su Sassari, su Gremi e Candelieri, su questa terra che lei ha sempre amato, studiato e rinchiuso nelle sue opere.


Ho avuto il piacere di interagire con lei tante volte, negli anni, ne ho approfittato per arricchire le mie conoscenze nutrendomi delle sue, per sorridere dell’ironia con cui condiva le conversazioni, per ritagliarmi un piccolo spazio della sua considerazione.

 

Pochi mesi fa, sul palco del Teatro Civico, ci siamo ritrovati per un evento che La Nuova Sardegna ha voluto organizzare in grande stile e lei, ovviamente, di quell’evento è stato ancora una volta l’incontrastato re oltre che l’autorevole e carismatico uomo di cultura e comunicazione che ha saputo catturare l’attenzione di tutti, come è sempre stato e come continuerà ad essere nel ricordo affettuoso di chi ha camminato incrociando il suo destino.

 

Grazie per ogni istante impresso affinché diventasse memoria dopo essere stato racconto.

 

Grazie per essere stato testimone di un tempo che ha osservato con cura e descritto con passione.

 

Grazie per il pensiero largo e lucido, per le sue ‘visioni’, per essere stato interprete e attore di una storia irripetibile.

 

Buon viaggio tra le nuvole e oltre questo mondo che oggi saluta il suo addio.