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Michela Murgia è morta a Roma a 51 anni. La scrittrice era malata di cancro. Nei mesi scorsi aveva condiviso la notizia coi suoi follower, e proprio sui social si era aperta alla gente condividendo le sue ultime settimane con grande dignità e coraggio, consapevole del fatto che le rimanesse poco tempo.
Era affetta da un carcinoma renale al quarto stadio. Del suo ultimo periodo, la scrittrice di Cabras ha raccontato anche nel suo ultimo libro. "Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi", uscito a primavera.
Proprio poche settimane fa, a metà luglio, aveva sposato "in articulo mortis" l'attore, regista e musicista Lorenzo Terenzi. "Ma non è una festa", aveva precisato. " Lo abbiamo fatto controvoglia: se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato", aveva spiegato la romanziera.
Fra le sue opere si ricordano: "Il mondo deve sapere" (2006), nato come blog in cui l'autrice raccontava una delle sue esperienze lavorative giovanili e poi divenuto ispirazione per l'omonima opera teatrale di David Emmer; "Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede", pubblicato per Einaudi nel 2008; il grande successo di "Accabadora" nel 2009, vincitore dei premi Dessì, Super Mondello e Campiello. E poi ancora "Chirù", "L'incontro", "Stai zitta", "Ave mary" e appunto il suo ultimo libro "Tre ciotole".
Conobbe Lorenzo Terenzi grazie a uno spettacolo teatrale in cui lei era la protagonista e lui lavorava alla regia. Il suo ultimo video sui social è stato pubblicato tre giorni fa, e la settimana scorsa aveva condiviso la sua ultima foto, che la ritraeva in un letto di ospedale, dove, aveva ammesso, "vado un po' più spesso". "Non amo mettere foto all'ospedale - aveva raccontato -, ma nemmeno voglio nascondere che ci entro", e aveva concluso ringraziando tutti per i messaggi d'affetto e ironizzando sui tanti regali speditile da tutta Italia: "Smettete di mandare cibo, non posso mandare tutti i dolci del sud, i formaggi della val padana e i vini del Veneto. Tanto non cresco più".