Si è spenta Paoletta Dentoni, e la sua morte ha suscitato cordoglio e commozione nel mondo delle tradizioni popolari dove era nota per l'abilità nell'interpretare il canto campidanese.

Originaria di Selargius, Paoletta Dentoni risiedeva a Quartu Sant'Elena ed era una delle poche donne cantadoras. Aveva respirato l'aria delle tradizioni in famiglia fin da bambina, quando si era avvicinata alla musica sarda suonando la chitarra stimolata dalla passione del padre Antonio per lo strumento. Il suo esordio sul palco come suonatrice, a Selargius, all'età di 12 anni. Solo più avanti nacque la passione per il canto: nel suo repertorio versadas, cantzonis, mutetus frorius, trallallera mutetus longus.

"Ho iniziato a cantare da bambina - raccontava alcuni anni fa in un'intervista pubblicata da Alfa Editrice -. Questo mi ha aiutato molto ad inserirmi in un mondo principalmente maschile. Forse, se mi ci fossi accostata da adulta, avrei avuto più difficoltà. L'incoscienza dell'età alla quale ho iniziato ha reso l'esperienza simile a un gioco e poi crescendo mi sono appassionata sempre di più. Credo che praticherò questa passione fino all'ultimo giorno della mia vita. Quando ho iniziato ero una ragazzina in mezzo a uomini maturi. A loro piaceva avere una ragazzina fra loro, mi stuzzicavano e io rispondevo. Qualcuno mi disse che dovevo restare a casa a fare i piatti, ma questo mi ha invogliato a rimanere e fare ancora meglio".

I funerali si terranno giovedì 5 maggio presso la basilica di Sant'Elena a Quartu alle ore 16,15.