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Si è spento ieri, domenica 23 giugno, a Cagliari, il giornalista sassarese Enrico Clemente, figura di spicco del giornalismo sardo negli anni Sessanta e Settanta. Aveva 87 anni.
Oltre che per le sue capacità professionali come redattore del quotidiano La Nuova Sardegna, Clemente si distinse per il suo impegno nel sindacato: fu il secondo presidente nella storia dell'Associazione Stampa Sarda, dal 5 ottobre 1969 al 14 dicembre del 1973, e componente negli anni Settanta della giunta esecutiva del Fnsi.
Enrico Clemente fu alla guida di iniziative di resistenza nella gestione de La Nuova Sardegna, voluta a inizi anni Settanta dal petroliere Nino Rovelli, padrone dell'industria petrolchimica di Porto Torres e della Rumianca di Assemini , che aveva acquistato la testata e avrebbe poi avuto per un certo periodo anche il controllo di fatto dell'Unione Sarda di Cagliari.
Una lotta per l'indipendenza dell'informazione che gli costò il licenziamento, contro cui fu proclamato uno sciopero nazionale della categoria e un clima di protesta e sdegno generale. Tanto che l'allora ministro del Lavoro, Carlo Donat Cattin, si schierò e ordinò all'editore di riassumere subito Clemente. Ma poi lasciò il quotidiano La Nuova Sardegna, nel 1985 fondò il quindicinale "Il cittadino" e poi la casa editrice Fabula.