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Stavolta non sono stati gli agronomi del Comune a decretare le sorti, già compromesse, delle piante della città. Dove sono almeno 8 le palme tagliate tra ieri e oggi nello stesso punto, una accanto all’altra, nella Calata Darsena angolo al lungomare New York di Via Roma, dove ora si nota una sorta di “buco ecologico e non più un polmone di verde urbano” tuona Polastri per domandare: “Ma via Roma sarà senza Palme oppure verrà rinfoltita con nuovi esemplari? “.
È il dubbio posto dal Consigliere Polastri, con un lungo trascorso da ambientalista esperto e convinto, che nero su bianco, ha scritto di getto una interrogazione che verrà discussa dal Consigliere comunale nei prossimi giorni nel Consiglio comunale di Cagliari.
“Pur sapendo che non è stato affatto il Comune ha ordinare o eseguire i tagli delle palme, considerate forse pericolanti e irrecuperabili, immagino, è ora necessario sapere e dire ai cittadini se esemplari simili verranno riposizionati nello stesso punto?”.
Inoltre, per Polastri, “bisogna sempre prediligere la cura all’abbattimento ma laddove essa non è praticabile, che si abbatta con la certezza di sostituire un albero malato con un esemplare sano, giovane, da durare costantemente come sta facendo il Comune, il wuake deve però vigilare anche sul verde di altre competenti istituzioni, collaborando a mantenere viva e vegeta la chioma della città”.
È questa la constatazione di Polastri che si dichiara “non tanto colpito dall’abbattimento delle piante, se effettivamente malate - dice - o colpite dal punteruolo rosso o dichiarate ad esempio pericolanti e a rischio caduta sulle persone, bensì se verranno ad dall’Autorita’ portuale rimesse a dimora, per ridare allo skyline di Cagliari, la medesima impronta perduta. Perché - conclude - il verde è verde perenne solo se perennemente lo curiamo e tramandiamo ai posteri, come in una rinnovata sfida nel rapporto tra verde e uomo, verde e società, verde e ambiente urbano ”.
Intanto ieri si è pericolosamente piegato verso la strada un grande Pino. È accaduto alle 22, quando a tarda sera in via Giussani, zona Buoncammino, uno dei Pini considerati “ad elevato rischio” secondo le valutazioni tecniche ambientali (VTA), e dunque “da abbattere”.
Stavolta, nonostante le possibili polemiche, spetterà agli operai comunali, su ordine degli agronomi e del direttore esecutivo, decidere se cercare ancora una volta di salvare la pianta (ma come?), che però - è una possibilità realistica - potrebbe pericolosamente schiantarsi, oppure optare per il suo abbattimento considerata la pericolosità e la piega oramai presa dall’albero.