PHOTO
Circa il 70% dei circa 980 medici di base della Sardegna, ha aderito allo sciopero indetto per oggi e domani dal Sindacato dei medici italiani (Smi). Lo ha annunciato durante una conferenza stampa Luciano Congiu, segretario regionale per la Sardegna.
Una mobilitazione indetta per "migliorare le condizioni di lavoro dei medici, adeguare le loro retribuzioni e bloccare i tentativi di smantellamento del Servizio sanitario regionale pubblico", è stato ribadito, e nello specifico per evitare l'abbandono progressivo dalla professione di medicina generale, agevolato dalle condizioni di un territorio complicato come quello sardo.
"Si va incontro a un disastro che comincerà con il progressivo abbandono delle guardie mediche e a cascata della medicina di famiglia - ha sottolineato Luciano Rizzo -. Abbiamo organici ridotti anche per la polizia penitenziaria e tutto ricade sulle guardie mediche".
"Non si può più parlare di criticità legate a zone interne, disagiate e disagiatissime - ha spiegato Ornella Flore, medico a Oristano - il problema è più diffuso e radicale ed è legato alla mancata scelta dei giovani colleghi di questa professione".
I medici chiedono che "vengano cambiate le condizioni di lavoro, che venga semplificato e deburocratizzato in maniera massiva, che si formi un tavolo con la Regione che crei le condizioni per nuove modalità di lavoro che ci consentano di dedicare più tempo ai nostri pazienti e meno alle scartoffie".
All'assessorato chiedono "uno sforzo in più per agevolare le condizioni oggettive di chi sceglie, nonostante tutto, di fare il medico di famiglia", conclude Flore.
Allo sciopero ha aderito anche la Rete Sarda Difesa sanità Pubblica: "La riorganizzazione della medicina territoriale ha un ruolo centrale nell'ambito della riprogrammazione del sistema sanitario pubblico - sottolinea la portavoce Claudia Zuncheddu -. Ma se non si affronta il problema della carenza di personale sanitario e della sua valorizzazione in termini economici e di salvaguardia della dignità professionale, non ci sarà soluzione".