Nel mese di Agosto, quando i Tribunali sono chiusi, quando gli avvocati sono in vacanza, quando i cittadini sono distratti dalle ferie, quando anche i volontari delle associazioni dei consumatori avrebbero diritto al giusto periodo di riposto, ABBANOA intensifica la propria attività aggressiva di recupero crediti e l’invio di fatture con periodi di consumo prescritti.

Da qualche giorno ABBANOA ha fortemente intensificato la propria attività di recupero dei presunti crediti: fatture pluriannuali con periodi caduti in prescrizione, intim(id)azioni di pagamento e telegrammi con minacce di slaccio dell’utenza, slacci a famiglie, imprese e intere lottizzazioni…ad Agosto!

Niente di nuovo sotto il sole, l’attività di ABBANOA è esattamente in linea con quanto fatto dal 2005 a oggi: negazione dei diritti dei consumatori, mancato rispetto di leggi, sentenze Regolamento del Servizio e Carta del Servizio, mancato rispetto della fatturazione (bimestrale), mancato rispetto degli accordi sottoscritti con le associazioni dei consumatori, oltre 150.000 reclami in attesa di risposta.

Ebbene, malgrado l’enorme contenzioso, le cui regole imporrebbero la sospensione di ogni attività di recupero crediti, ABBANOA, lungi dallo gestire il contenzioso e dare le dovute risposte ai consumatori, intensifica l’attività di recupero crediti arrivando a livelli di aggressività che da tempo non si riscontravano più in Italia…. ad Agosto!

Il modus operandi: “non mi interessa se hai reclamato e se hai dei diritti, paga o ti stacco l’acqua!”.

D’altro canto cosa si può aspettare il consumatore da un Gestore che ha ravvisato la necessità di istituire nella propria organizzazione un Ufficio Slacci dedicato a questo tipo di attività…non si conoscono altri esempi in Italia.

Le fatture e le intim(id)azioni di pagamento riguardano anche consumi ante quinquennio e dunque ricomprendono periodi di consumi oramai caduti in prescrizione (art. 2948 codice civile: si prescrivono in 5 anni tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o i termini più brevi (bimestre) con decorrenza dal giorno in cui si può far valere il diritto.

E’ bene sapere che alla data del 1 luglio 2014 sono da considerarsi prescritti i consumi realizzati sino alla data del 30 giugno 2009 e dunque non sono dovuti.

ATTENZIONE: chi paga perde il diritto ad opporre l’intervenuta prescrizione e, di fatto, accetta l’esistenza di un debito! Le somme pagate non possono essere ripetute.

La richiesta: la Regione e l’Autorità d’Ambito facciano valere le proprie prerogative di controllo e intervengano a tutela degli utenti.

ADICONSUM SARDEGNA