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Adiconsum Sardegna non resta a guardare e, anzi, critica fortemente la scelta di Ryanair. La compagnia irlandese infatti, in risposta al decreto del governo in tema di trasporto aereo, ha deciso di ridurre del 10% l'operativo invernale per la Sardegna.
"La decisione della compagnia aerea avrà come unica conseguenza quella di penalizzare e danneggiare i cittadini sardi, e coloro che vogliono raggiungere l'Isola nei mesi invernali o sotto le festività - spiega il presidente Giorgio Vargiu - Se condividiamo la richiesta di tagliare tasse, balzelli e diritti aeroportuali che finiscono per pesare sui prezzi dei biglietti aerei, dall'altro non possiamo accettare le giustificazioni di Ryanair".
"Il mercato del trasporto aereo, come abbiamo visto questa estate, è caratterizzato da una scarsa concorrenza – denuncia Vargiu - specie per quanto riguarda i voli da e per le isole, e da una evidente speculazione sui prezzi che porta le tariffe a crescere in modo abnorme quando aumenta la domanda dei cittadini, al solo scopo di incrementare il più possibile i profitti dei vettori a tutto danno dei consumatori".
E sulla vicenda si è espressa anche la compagnia EasyJet, dopo che oggi i vertici italiani della compagnia hanno incontrato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: "Il decreto caro voli renderà i voli più cari".
Durante l'incontro "la compagnia ha sottolineato che, se il contenuto del decreto venisse confermato, questo porterebbe certamente ad una riduzione della attrattività del mercato italiano per le compagnie aeree, quindi ad una riduzione dell'offerta e della connettività da e per gli aeroporti italiani e ad un inevitabile incremento dei prezzi", spiega il vettore. "Il testo del decreto negli articoli di interesse inoltre contrasta con il principio di libertà tariffaria stabilito dalla normativa Ue, principio che negli ultimi decenni ha portato enormi benefici ai consumatori di tutta Europa, rendendo i voli accessibili a sempre maggiori fasce di popolazione", sottolinea EasyJet.