“L'allarme lo avevamo lanciato più di un mese fa sulle altissime probabilità che Ryanair nonostante la marcia indietro del Governo sulla sovrattassa agli aeroporti sardi non avrebbe modificato di una virgola i  propositi di abbandono dell'Isola. E purtroppo siamo stati buoni profeti. Ma insieme alla profezia, avevamo indicato anche i responsabili della fuga del vettore irlandese nel Presidente Pigliaru e nell'Assessore ai trasporti Deiana che in quelle convulse giornate si auto complimentavano per uno scampato pericolo affatto raggiunto senza tenere in nessuna considerazione le esigenze organizzative e industriali del colosso delle low cost”. 

Sono queste le parole del consigliere regionale dei Riformatori Sardi Luigi Crisponi che ancora una volta sottolinea la situazione che riguarda lo scalo algherese.

“Insomma la Giunta regionale con l'atteggiamento dilettantesco ben conosciuto dall'opinione pubblica sarda ha fatto preparare anzitempo i bagagli a Ryanair che nel confermare il trasferimento dei propri dipendenti dallo scalo algherese ad altri hub nazionali assesta un ko difficile da assorbire, condannando la Sardegna all'isolamento. Non era certo pensabile che il taglio della sovrattassa per un orizzonte temporale brevissimo e di soli quattro mesi facesse cambiare idea alla compagine di O'Leary che infatti mai ha citato Alghero o Cagliari fra le destinazioni su cui spalmare parte degli investimenti aziendali e che ha per contro necessità di solide rassicurazioni che la Giunta regionale mai ha saputo garantire. Anzi Deiana ha fatto girare una dichiarazione "la compagnia è disponibile ad attendere la chiusura della privatizzazione dello scalo di Alghero prima di prendere decisioni" che definire cervellotica è poco. E infatti il risultato di tanto attendismo è sotto gli occhi di tutti”.

“A conti fatti - conclude Crisponi - l'atteggiamento fumoso e inconsistente di Viale Trento dapprima sull'infrazione ai supposti aiuti di Stato agli scali aerei, poi sulla questione Ryanair e quindi sulla privatizzazione flop di Sogeaal getta un ombra sulla prossima stagione turistica sarda, che corre il serissimo rischio di capitolare a causa dell'insipienza di una Giunta sempre più inadeguata”.