PHOTO
Applausi a scena aperta. Due bis speciali, dedicati alla Sardegna: "No potho reposare" e “Nanneddu Meu”. Due ore di spettacolo di altissimo livello internazionale.
Il coro di voci bianche dei Piccoli Cantori di Vienna (Wiener Sängerknaben) ha conquistato gli oltre 500 spettatori che ieri sera, a partire dalle 21.00 circa, nella hall Partenze dell’aerostazione hanno avuto modo di apprezzare l’esibizione organizzata da SOGAER, società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari.
Nella prima parte del concerto brani e sonorità che hanno spaziato dai canti gregoriani ai Carmina Burana di Orff, passando per classici quali Mozart, Schubert e Rossini: Veni creator spiritus (Come, creator spirit), O Fortuna (Fortuna Imperatrix Mundi), Exultate justi (Rejoice, oh ye just), Capricciata à tre voci (Short fancy for three voices), Contrappunto bestiale alle mente (The animals improvise counterpoint), Duetto buffo per due gatti (Duet in the buffo style fort wo cats), Ave Maria - Ellens dritter Gesang (Hail, Mary – Ellen’s Third Song), Alleluja da Exultate, jubilate (Exult, rejoice), La carità (Charity) da Trois choeurs religieux, Jubilate Deo (Make a joyful noise unto the Lord) i brani eseguiti.
Dopo l’intervallo, le musiche di Strauss hanno fatto da contrappunto a ritmi moderni e accattivanti (ABBA e Piazzolla inclusi), capaci di ben rappresentare la versatilità e il talento cantanti, piccoli per età ma certo non per talento: Tritsch Tratsch (Chitchat), Mambo Italiano, Santa Lucia Barcarole from Naples, O sole mio (My sun), Volare: Nel blu dipinto di blu (In the blue painted blue), Libertango, Thank You for the Music, Kaiserwalzer (Emperor Waltz) le musiche della seconda parte del concerto.
No potho reposare e Nanneddu Meu, sono stati infine l’omaggio alla Sardegna voluto dal maestro Manolo Cagnin per emozionare e coinvolgere il pubblico giunto appositamente in aeroporto per godere lo spettacolo d’eccezione offerto da SOGAER.
I Piccoli Cantori di Vienna sono una delle più antiche istituzioni artistiche della capitale danubiana e ancor oggi uno dei fiori all’occhiello dell’Austria musicale: un prestigioso prodotto da vetrina assieme alla Filarmonica di Vienna, al Concerto di Capodanno, all’Opera di Stato, al Festival di Salisburgo.
La scuola dei Piccoli Cantori di Vienna ha una storia di più di 500 anni, nel corso dei quali bimbi di età compresa tra i nove e i quattordici anni sono stati guidati e istruiti fino a raggiungere le più alte vette artistiche. Le tournée all’estero - in Europa ma anche in Australia, Asia, Nord, Centro e Sudamerica – sono parte fondamentale e integrante del percorso di studio dei giovani cantanti del Coro.
I Wiener Sängerknaben. Dopo aver cantato nella Cappella Imperiale di Vienna dal 1296, i giovani artisti videro la nascita del Coro dei Piccoli Cantori nel 1498 sotto il regno di Maximilian I che portò a Vienna la sua corte capace di attrarre, nel corso dei secoli, musicisti di primaria importanza come Isaac, de Monte, Fux, Caldara, Gluck, Salieri, Mozart e Bruckner. Gli stessi Michael Haydn e Franz Schubert fecero parte del Coro in tenera età. Dal 1926 a oggi, 2482 allievi hanno partecipato a 1000 tour in 97 diverse nazioni.
Attualmente, il coro dei Wiener Sängerknaben è composto da un centinaio di ragazzi fra i nove e i quattordici anni divisi in quattro gruppi che collaborano sia con i Wiener Philarmoniker che con la Wiener Staatsoper. Ogni gruppo trascorre dalle nove alle undici settimane dell’anno accademico in tour in tutto il mondo; ogni anno i Piccoli Cantori di Vienna danno un totale di circa trecento concerti davanti a un pubblico di mezzo milione di spettatori. Il repertorio del Coro spazia dalla musica medievale a quella contemporanea, passando per Lieder, arrangiamenti di musica viennese e m