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Gli uomini della Guardia di Finanza di Olbia hanno scoperto una maxi evasione fiscale da 1,5 milione di euro da parte di 36 società di aerotaxi che operano all'aeroporto Costa Smeralda e che non avrebbero versato l'imposta erariale sui voli privati. Dopo aver analizzato i dati relativi a circa 3.300 movimenti aerei che hanno interessato i circa 10mila passeggeri transitati attraverso lo scalo aeroportuale olbiese, i finanzieri hanno ricostruito tutti i voli effettuati da ogni singola società operante negli anni tra il 2017 e il 2020.
Al termine dell'operazione denominata "Evasion in the sky II" è emerso che 36 società di aerotaxi, la gran parte di estrazione Comunitaria e le restanti extra Ue., non avevano ottemperato ai versamenti relativi al trasporto dei passeggeri, generando un debito complessivo verso l'erario pari a 1.486.810 euro, di cui 1.143.700 euro come imposta dovuta e 343.110 euro quale sanzione accessoria pari al 30% del dovuto ai sensi della normativa che regola il settore.
In base alla normativa che disciplina la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei, infatti, i passeggeri che utilizzano aerei non di linea devono corrispondere alla compagnia che gestisce l'aerotaxi un'imposta pari a 100 euro a persona in caso di tragitto inferiore a 1.500 chilometri e 200 euro per percorrenze superiori. L'importo deve poi essere versato dalla compagnia aerea allo Stato.