Per la seconda volta in meno di una settimana un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito nel carcere di Bancali, a Sassari.

E' il quarto caso in sei mesi. Stamane, durante l'ingresso nella sala colloqui, un detenuto italiano, denunciano i sindacati autonomi di categoria Sappe e Osapp, ha colpito un poliziotto senza ragione, prima di essere bloccato da altri agenti. Raggiunta da pugni e calci, la vittima ha riportato solo alcune abrasioni.

La scorsa settimana un detenuto tunisino sieropositivo e con epatite, aveva picchiato al volto un altro agente.

"E' inaccettabile questa ennesima aggressione a un poliziotto penitenziario in servizio", protestano il segretario generale del Sappe Donato Capece e quello provinciale di Sassari Giovanni Piu, che rinnovano al ministro della Giustizia Andrea Orlando e ai vertici del Dap la richiesta di incrementare l'organico e sollecitano ispezioni a Bancali.

"Abbiamo segnalato al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria le significative disfunzioni che si riflettono sulla sicurezza e operatività della Casa circondariale di Sassari e del personale di polizia penitenziaria che vi lavoro" "Gestione e organizzazione sono decisamente deficitarie", aggiungono gli esponenti del Sappe.

"Occorre che le autorità ministeriali intervengano, con la massima sollecitudine, con un'ispezione interna e l'avvicendamento del comandante del reparto di polizia penitenziaria".

"E' evidente che con un direttore presente a giorni alterni, in quanto reggente anche nel carcere di Nuoro, e un solo commissario comandante", evidenzia Domenico Nicotra, segretario generale aggiunto dell'Osapp, "difficilmente si potrà registrare un'inversione di tendenza. Per questo sarebbe necessaria la presenza di un altro funzionario di polizia penitenziaria che possa coadiuvare l'attuale comandante".

Secondo dati forniti dal Sappe, negli istituti penitenziari della Sardegna l'anno scorso sono stati segnalati 219 casi di autolesionismo fra i detenuti, 35 tentati suicidi, un suicido e tre decessi per cause naturali, oltre a 60 e 14 ferimenti.

A Cagliari nel 2015 si e' contato il piu' alto numero di atti di autolesionismo (152) e tentati suicidi (22), mentre a Sassari sono stati 59 i detenuti che si sono feriti ingerendo chiodi, pile, lamette o procurandosi tagli.