Un sassarese di 46 anni, Massimiliano Pilo, conosciuto come "naso di cuoio", pregiudicato per reati connessi alla violenza, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Sassari su disposizione del gip del tribunale. Coordinati dalla dirigente Bibiana Pala, gli investigatori sono risaliti a lui come responsabile dell'aggressione di cui lo scorso 8 novembre fu vittima il cavalier Giuseppe Pinna, colpito al volto con due pugni in faccia che gli avevano fatto perdere i sensi. L'anziano era finito all'ospedale dopo quell'improvvisa esplosione di violenza che l'aveva colto di sorpresa.

Teatro dell'episodio, accaduto intorno alle 17.30, la centralissima via Roma. Inizialmente il suo stato di salute non sembrava critico e l'uomo, dal letto dell'ospedale, aveva raccontato nei dettagli agli agenti l'intera sequenza dell'aggressione subita. La notte seguente l'uomo ha cominciato ad accusare un forte mal di testa associato a vomito. La tac evidenziò un ematoma epidurale associato a una frattura cranica.

Pinna è una persona conosciuta a Sassari. Nel 1979, durante l'incendio che seguì la terribile esplosione in via Cesare Battisti, si gettò tra le fiamme e salvò alcune persone rimaste tra le macerie. Un gesto eroico che gli valse il titolo di cavaliere. Dipendente comunale, per anni ha portato il gonfalone della Città di Sassari in occasione della Discesa dei Candelieri e di tutte le manifestazioni pubbliche, tre anni fa è stato premiato con una targa dall'amministrazione.

"C'eravamo appena alzati da un bar in cui avevamo preso un aperitivo e stavamo andando verso lo scooter del mio amico - raccontò la vittima - uno sconosciuto si è avvicinato con una bottiglia di birra in mano, voleva a tutti i costi fare un giro sulla moto, gli ho detto di lasciarci in pace e lui mi ha colpito al volto con due pugni che mi hanno fatto perdere i sensi". L'aggressore gettò la bottiglia si è dileguò.