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I carabinieri della Stazione di Cagliari San Bartolomeo hanno notificato un'ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento a un 44enne di Selargius, disoccupato con precedenti denunce a carico, attualmente recluso nel carcere di Uta, accusato del reato di atti persecutori nei confronti della madre 72enne e della sorella 37enne.
I fatti risalirebbero al periodo tra febbraio 2020 e aprile 2021.
Il provvedimento, come hanno spiegato i carabinieri, trae origine dalle varie denunce a carico dell'uomo da parte dei militari della stessa Stazione, in quanto ritenuto responsabile di continui atti vessatori, consistenti in messaggi telefonici dal contenuto ingiurioso e minaccioso nonché nella trasmissione di immagini e video atti a far percepire alle donne di essere pedinate e di trovarsi in una costante condizione di pericolo.
Secondo quanto ricostruito, i comportamenti vessatori sono culminati il 15 aprile 2021 quando l'uomo aggredì la madre con un pugno al volto, cagionandole delle lesioni.
“Finché resterà in carcere – hanno riferito i carabinieri - il provvedimento sarà di fatto inefficace, ma se dovesse uscire riprenderà pieno vigore”.