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I battibecchi pubblici tra il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda e l’imprenditore Flavio Briatore, per via dello stop alla musica entro mezzanotte in tutti i locali della Costa Smeralda e i successivi contagi registrati fra i dipendenti del Billionaire, sono finiti in un fascicolo della Procura di Tempio.
Infatti, come si legge su La Nuova Sardegna, il primo cittadino ha presentato una querela contro il manager milionario, nonché proprietario della famosissima discoteca.
“Il procuratore di Tempio, Gregorio Capasso – si legge sul quotidiano regionale -, che già indaga sul rispetto delle norme anti Covid al Billionaire e in altri locali della Costa Smeralda ad agosto, sta esaminando il fascicolo e Briatore risulta logicamente iscritto nel registro degli indagati”.
I botta e risposta al veleno erano iniziati con il commento di Flavio Briatore sulla decisione del sindaco di limitare ad agosto i tempi e i modi di diffusione della musica dal vivo o riprodotta nei locali. “L’ordinanza mette in ginocchio l’economia della Costa Smeralda, lo ha fatto senza confrontarsi con le parti sociali. Questo è un altro grillino contro il turismo” e ancora “Non ha mai lavorato, chiedo scusa io per lui".
La risposta del sindaco di Arzachena non era tardata ad arrivare: “Appena ho aperto il video pensavo fosse una parodia di Crozza, invece poi ho visto che era l’originale”, aveva detto in un lungo video pubblicato su Facebook. “Avrei voluto replicare alle accuse di persona, visto che in Comune ho incontrato gli operatori di Arzachena e della Costa Smeralda. Anche se avrei preferito andare a Monte Carlo e incontrarlo lì”. E ancora: "Rispetti le norme anti-contagio, l’ordinanza serve a tutelare la salute, soprattutto di quelli più anziani come lei".