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Non c’è pace per gli agricoltori che, oltre a dover fronteggiare l’emergenza coronavirus, devono anche fare i conti con il problema gelate.
Maggiori problemi si riscontrano nelle piantagioni di carciofi, nei frutteti e nel settore vitivinicolo
“Una gelata temuta che comporta serie perdite per l’agricoltura perché arrivata non solo a inizio primavera ma dopo un inverno, ed in particolare gennaio e febbraio, molto caldi che hanno anticipato il germogliare delle piante – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas -. Nel nostro territorio, in tutto il sud Sardegna, anche se non possiamo ancora quantificare le perdite, i danni sono ingenti. Alcuni territori si sono salvati, in altri, i più esposti, i germogli delle vigne sono stati bruciati, ma anche asparagi, carciofi e i frutteti. Fra qualche giorno avremo un quadro più chiaro. Una brutta notizia che arriva in un periodo pessimo per tutti e in campo agricolo soprattutto per i carciofi molti dei quali stanno marcendo sui campi, invenduti a causa della chiusura dei suoi principali canali di distribuzione”.
Una simile situazione è presente anche nell’oristanese. “Siamo molto preoccupati – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Oristano Giovanni Murru –, solo tre anni fa la produzione della vernaccia fu azzerata proprio dalle gelate, allora ad aprile. Speriamo che quest’anno sia più clemente perché qui la situazione è già compromessa”.