La Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale ha approvato proposta di legge di semplificazione delle norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pesca sportiva, fattorie didattiche e sociali presentata dal Partito Sardo d’Azione.

Le novità riguardano l’estensione ai familiari di un imprenditore agricolo la possibilità di frequentare i corsi di aggiornamento organizzati dall’Agenzia Laore. Inoltre il titolare di un’impresa, i suoi familiari, il rappresentante legale o i soci di un’azienda agricola potranno ottenere il certificato di abilitazione senza alcuna attività formativa e potranno così frequentare i corsi di aggiornamento. L’obiettivo è consentire ai giovani sardi che lavorano nelle aziende di famiglia di avviare un’attività agrituristica a condizione che conseguano entro tre anni il certificato di abilitazione. 

Infine sarà possibile utilizzare materie prime non presenti in Sardegna ma utilizzate nelle ricette tradizionali. È stato eliminato, invece, l’obbligo per le aziende agrituristiche di comunicare all’assessorato all’Agricoltura, entro il 15 gennaio di ogni anno, le tariffe applicate per il servizio di pernottamento. La comunicazione andrà fatta soltanto in caso di variazione dei prezzi. 

Apprezzamento, pur con qualche distinguo, è stato espresso dalle associazioni di categoria. Per i presidenti di Coldiretti, Confagricoltura e Cia Battista Cualbu, Maurizio Onorato e Francesco Erbì “Si tratta di una legge estremamente positiva che consentirà ai più giovani di avviare un’attività e poi qualificarsi senza dover rincorrere i tempi stretti dei corsi di abilitazione. Sarà opportuno però stilare un elenco dettagliato degli ingredienti consentiti".

Giudizio positivo anche da Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri, che ha però suggerito di precisare meglio i concetti di “imprenditore agricolo” e “operatore agrituristico” e i percorsi di formazione per chi svolge attività agrituristica: “A garanzia del consumatore – così Tandeddu – chi opera nel settore deve essere necessariamente qualificato”.  

“Speriamo di  portare la proposta di legge in Aula in tempi brevissimi – ha dichiarato il presidente del parlamentino, Piero Maieli -. È un provvedimento che elimina alcuni passaggi burocratici e che consentirà un ricambio generazionale nelle imprese agricole dando la possibilità ai più giovani di lavorare e migliorare le aziende familiari”.