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"La firma di questa mattina è un passaggio storico per il settore del latte ovino sardo, al quale abbiamo lavorato con determinazione. Da oggi in poi, per la prima volta, tutti i portatori di interesse del mondo agropastorale si troveranno intorno a un tavolo per confrontarsi e condividere le migliori strategie. In tal modo abbiamo gettato le basi per ritagliare al comparto il posto che gli spetta fra i grandi competitor internazionali e per mettere il cuore del nostro agroalimentare di eccellenza finalmente al passo con il mondo”.
Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru commenta la nascita, oggi a Oristano, dell’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos), il cui Statuto, così come il regolamento di funzionamento, è stato sottoscritto dai rappresentanti dell’Oilos e da quelli delle associazioni di categoria, che partecipano a titolo consultivo.
La firma è arrivata dopo oltre un anno e mezzo di lavori, iniziati a luglio 2015, con decine di incontri e riunioni e dopo via libera incassato a settembre scorso, con l’approvazione dello Statuto da parte del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf). L’Oilos, con sede legale a Oristano presso l’ARAS di Nuraxinieddu, è composta da 25 soggetti che hanno designato 11 rappresentanti: 5 del mondo della cooperazione; 3 per la parte industriale e 3 per i produttori.
All’organizzazione partecipano anche il Consorzio di tutela del Pecorino romano e le associazioni di categoria: Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop, e AGCI.
(Firma Salvatore Pala Presidente Oilos)
“Uno dei più importanti asset dell’economia sarda ha ora uno strumento con cui pianificare le azioni nel medio e lungo periodo. Ci sono tutte le condizioni per lavorare sui dati di produzione del latte e quindi programmare le trasformazioni e la presenza sui mercati senza essere ostaggio delle fluttuazioni economiche dovute anche ad alcune improvvisazioni con cui è stato a volte gestito il settore”, spiega Francesco Pigliaru, ad interim anche assessore dell’Agricoltura.
“Mai più interventi tampone e ricette emergenziali per venire incontro ai crolli ciclici del prezzo del latte ovino e alla mancanza di certezze che attana