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“Come già denunciato dalla Federazione Provinciale Coldiretti Oristano, gli agrumicoltori dei territori di Milis, Solarussa, Zerfaliu, San Vero Milis e Simaxis, stanno vivendo una situazione di grave difficoltà, colpiti per il secondo anno consecutivo da fenomeni atmosferici calamitosi che hanno provocato danni ingenti ai raccolti. Le precipitazioni abbondanti di fine 2019 e le scarse piogge di inizio anno, accompagnate da temperature più elevate della media, hanno creato problemi considerevoli alla viticoltura, all’ortofrutta e al vivaismo di tutte le zone a vocazione agricola dell’Oristanese. Le produzioni di arance in particolare hanno subito danni che in alcuni casi hanno persino superato il 70%. Perdite notevoli che sommate alle difficoltà della precedente annata e ai limiti imposti dal lockdown hanno portato le imprese sull’orlo del baratro”.
“L’intervento della Regione è pertanto improrogabile. L’assessora all’Agricoltura deve attivarsi con urgenza per portare a termine le ispezioni tecniche necessarie all’erogazione degli indennizzi a favore di tutte le imprese agricole a rischio tracollo”.
Così il consigliere regionale del m5s Alessandro Solinas (nella foto in alto del riquadro), ha portato il caso all’attenzione del Consiglio regionale. L’esponente dei Cinque stelle ha presentato un’interrogazione per sollecitare l’intervento dell’assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia: “È urgente sapere quali atti e misure l’assessora intenda adottare per garantire il diritto dei produttori agricoli del territorio oristanese ad un adeguato ristoro dei danni subiti”.
Solinas chiede inoltre quali garanzie l’assessora Murgia intenda offrire in merito alla tempistica e alle modalità con cui sarà effettuato l’accertamento dei danni: “Considerato che Argea – precisa - ancora oggi, non ha ancora eseguito le ispezioni e di conseguenza non ha potuto trasmettere all’Assessorato regionale le relative relazioni tecniche”.
“La tempistica in questo momento è un fattore fondamentale: le ispezioni, se effettuate, come nel caso di specie, a notevole distanza di tempo dal verificarsi dei danni, rischiano di fotografare una situazione di fatto diversa da quella preesistente che avrebbe dovuto formare oggetto di accertamento. Per questo - conclude - è necessaria un’azione immediata e urgente”.