"Non si cerchi di stravolgere la realtà", così l'assessore sardo alla Sanità Mario Nieddu risponde all'attacco del capogruppo dei Progressisti Francesco Agus. "Sostenere che in Sardegna non ci sia carenza di medici è grave - replica Nieddu - perché vuol dire non avere la minima cognizione di quelli che sono i problemi del nostro sistema sanitario".

L'esponente della Giunta replica al dato riportato da Agus, secondo il quale l'Isola è ai primi posti per numero di medici in rapporto alla popolazione, l'assessore precisa. "La Sardegna è una delle regioni più estese d'Italia con la più bassa densità demografica, con un terzo dei Comuni sotto i tremila abitanti, distribuiti su un territorio complesso sotto il profilo dei collegamenti e dell'orografia".

"Abbiamo più di venti ospedali - chiarisce Nieddu - a cui si aggiunge una capillare presenza di poliambulatori e case della salute, strutture che per funzionare necessitano di medici, infermieri e personale del comparto".

"Se in Sardegna il problema della carenza dei medici è una mistificazione, allora l'onorevole Agus spieghi come sia possibile che a fronte di oltre 300 sedi carenti messe a bando per la medicina generale siano appena 60 le sedi assegnate. Noi di certo non ci fermiamo davanti alla criticità dei numeri e ribandiremo nuovamente le sedi carenti, a stretto giro, nel tentativo di mettere al lavoro nel più breve tempo possibile chi, intanto, avesse maturato i requisiti e dare ulteriore copertura al fabbisogno del nostro territorio".

"La coperta è corta - spiega ancora Mario Nieddu -, in tre anni abbiamo bandito 140 concorsi più centinaia di selezioni e stabilizzazioni, il tutto con una pandemia di mezzo. Per gli specialisti abbiamo dato fondo al mercato del lavoro al punto che ai concorsi partecipano le persone già strutturate nel sistema sanitario per potersi spostare da un'azienda all'altra, come surrogato della mobilità, ma senza portare alcun beneficio in termini di nuove leve".