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Sarà un’estate senza barriere architettoniche per i bagnanti affetti da disabilità che frequenteranno il litorale olbiese di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale.
Dopo l’iniziativa dell’Associazione Sportiva Dilettantistica My Sportabilità, quest’estate il Lido del Sole di Olbia ospiterà anche il nuovo progetto dell’O.f.t.a.l. Sardegna.
Proprio qualche giorno fa, l’AdSP del Mare di Sardegna ha rilasciato la seconda concessione, per genere, all’Opera Federativa Trasporto Ammalati Lourdes, con il preciso scopo di garantire alle persone con disabilità la comoda fruizione di quegli spazi balneari che rientrano nella giurisdizione dell’Ente.
Poco meno di 2 mila e 600 metri quadri, compresi gli specchi acquei, che ospiteranno una foresteria per il ristoro degli utenti, un locale infermeria ed i servizi igienici con relative docce. Il tutto sarà attrezzato con delle pedane in legno amovibili che collegheranno le postazioni, tutte dotate di lettini ed ombrelloni, con i servizi e la battigia. L’intera area sarà presidiata da una torretta di avvistamento e salvamento.
La nuova realtà si affiancherà, quindi, a quella realizzata lo scorso anno dall’allenatore del Pisa calcio, Mario Petrone e strutturata su un’area di oltre 1126 metri quadri. Anche questa attrezzata con sdraio, ombrelloni, gazebo, lettini, spogliatoi, bagni con docce, scivoli con percorsi tattili per non vedenti, sedie a rotelle adeguate alle spiagge e torretta per assistente alla balneazione. Entrambi le concessioni avranno una durata di oltre 5 anni.
“Abbiamo accolto positivamente la richiesta dell’O.f.t.a.l. per il rilascio della concessione demaniale nella parte del Lido del Sole che rientra nella nostra giurisdizione – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna – Un’iniziativa che, unita a quella dell’A.S.D. “My Sportabilità”, per un totale di quasi 4 mila metri quadri di estensione, contribuirà ad assicurare una più ampia fruizione della spiaggia per tutti i soggetti affetti da disabilità e per i loro accompagnatori. È un atto che va nella direzione del totale abbattimento delle barriere architettoniche e della creazione di sempre nuovi spazi che possano garantire il pieno godimento delle attività balneari in un contesto famigliare e sicuro. Un piccolo passo che, sono certo, sarà da esempio per tante altre iniziative finalizzate a rendere la nostra Sardegna una meta felice e accessibile per tutti”.