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Con i suoi scatti più famosi ha raccontano in bianco e nero il contrasto tra vecchio e nuovo di una New York in trasformazione. Il Museo Man di Nuoro ospita la prima mostra antologica in Italia dedicata alla grande fotografa statunitense Berenice Abbott (1898-1991).
Il vernissage è previsto venerdì 17 febbraio alle 19; la mostra resterà aperta sino al 31 maggio.
Terza di un grande ciclo dedicato alla street photography, l'esposizione, curata da Anne Morin, presenta una selezione di 82 stampe originali realizzate tra la metà degli anni Venti e i primi anni Sessanta.
Suddivisa in tre macro sezioni - Ritratti, New York e Fotografie scientifiche - ripercorre le principali fasi della produzione dell'artista nata a Springfield, in Ohio. Una ricca selezione di opere tra le più celebri della sua produzione e materiale documentario proveniente dal suo archivio. In esposizione i 'ritratti' di personaggi del panorama artistico e culturale dell'epoca, Jean Cocteau, James Joice, Max Ernst, André Gide.
La seconda sezione si concentra sulle foto che documentano le trasformazioni della Grande Mela in seguito alla Grande Depressione del 1929. Una selezione di scatti raccolti nel volume "Changing New York" (1939).
"Un itinerario tra le strade di New York con la sua espansione urbana, le architetture che disegnano lo skyline tra grattacieli, ponti, sopraelevate, rotaie, insegne - spiega Lorenzo Giusti, direttore del Man - ancora, il profilo di Manhattan, con i centri nevralgici dell' economia newyorkese, facciate di case popolari, antichi e poveri quartieri della città e la frenesia dell'ora di punta con il flusso continuo dei pedoni a sottolineare, in un affascinante contrasto tra luci e ombre, il rapporto di straniamento dell'individuo in una moderna metropoli".
L'ultima sezione, invece, è dedicata alle immagini scientifiche.