Dal 15 marzo Il Museo dell’Emigrazione di Asuni si tingerà di nuovi colori  grazie alle opere dell’architetto cileno Alejandro Robles e dell’attrice e artista italo-tedesca Lea Gramsdorff.

La prima è “Sentieri da minotauri” di Robles, curata da Bianca Laura Petretto, sarà inaugurata alle 11.30 nella Casa Porcu Cau (Centro di documentazione), dove resterà aperta sino al 27 marzo. È un viaggio attraverso l’identità e la comunicazione, nel quale l’artista sudamericano propone uno sguardo contemporaneo dell’uomo quotidiano e uno spaccato di brandelli di una comunità in movimento, quella del Cile, ma anche dell’umanità in transito. 

La seconda, Exodus.4, di Lea Gramsdorff, sarà inaugurata alle 20.30 e visitabile sino al 31. L’esposizione, presentata da Efisio Carbone, costituisce la quarta tappa della ricerca sul tema dell’Esodo, iniziata nel 2012 con la mostra “Exodus” nello Spazio (In)visibile di Cagliari a cura di Ines Richter.

Le opere sono realizzate su carte nautiche sulle quali la geografia è riscritta e attraversata da centinaia di figure umane miniaturizzate. Nello stesso giorno ad Asuni arriverà anche la carovana della dodicesima edizione del “Terre di Confine Film Festival”.