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Tutto pronto ad Alghero per l’inaugurazione della quinta edizione di JazzAlguer, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di da Massimo Russino, batterista di primo piano sulla scena jazzistica isolana e di vasta esperienza internazionale. A tenere a battesimo la lunga serie di concerti – tredici, spalmati nell’arco di sette mesi – sarà la cantante americana Denia Ridley, attesa al Teatro Civico sabato 30 aprile alle 21 con l’eleganza e la raffinatezza del suo stile, venato di influenze che si rifanno alle grandi voci che hanno reso immortale il Great American Songbook. Il concerto, che la vedrà muoversi fra intramontabili standard come “I’m in the Mood For Love”, “How High the Moon”, “Let’s Fall in Love”, “Love Me or Leave Me”, “Bewitched, Bothered and Bewildered”, tra gli altri, segna un nuovo “capitolo” di New York State of Mind, il progetto culturale-musicale varato da Massimo Russino con l’idea di coinvolgere e mettere a confronto artisti in relazione con la metropoli americana, alla quale anche il batterista sardo ha legato una parte importante del suo cammino artistico. Inaugurato due anni fa a JazzAlguer con il sassofonista Emanuele Cisi, e ripreso nella passata edizione con il crooner siciliano Gaetano Riccobono, il progetto giunge ora alla sua terza tappa con Denia Ridley, che sabato sul palco del Teatro Civico sarà affiancata da Salvatore Spano al pianoforte, Yanara Reyes McDonald al contrabbasso e lo stesso Massimo Russino alla batteria.
Originaria di Panama, cresciuta in Texas e successivamente perfezionatasi a New York, la Ridley si caratterizza per lo stile elegante e dinamico che ripercorre le orme di icone del calibro di Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Nancy Wilson e Dinah Washington. Nel corso degli anni, la cantante, che da tempo risiede stabilmente in Costa Azzurra, si è esibita in importanti manifestazioni europee e ha avuto l’onore di affiancare musicisti di indiscussa fama internazionale, come Renaud Penant, il pianista italiano Dado Moroni, l’ex-chitarrista di Lena Horne, Art Johnson, e il contrabbassista olandese Jack Sewing (al suo attivo una collaborazione con il violinista Stéphane Grappelli). È del 2014 “Afterglow”, il disco che Denia Ridley ha inciso con il trio del pianista Marc Devine, com Mike Porter al contrabbasso e Keith Balla alla batteria.
Ad accrescere il carattere di internazionalità della serata, la coincidenza con l’International Jazz Day, l’evento annuale del 30 aprile promosso dall’UNESCO, l’Agenzia dell’Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura: una ricorrenza istituita nel 2011 per sottolineare il ruolo che la musica jazz può giocare nell’unire le persone di ogni angolo del globo, per promuovere la pace, il dialogo tra le culture, la diversità e il rispetto dei diritti e della dignità umani, la libertà di espressione, l’uguaglianza di genere e il ruolo dei giovani nell’attuazione del cambiamento sociale. A mezzogiorno, a precedere e introdurre idealmente il concerto serale, un appuntamento letterario in collaborazione con la libreria Cyrano: Vanni Masala presenta il suo libro (edito da Curci lo scorso autunno, e con le illustrazioni di Marilena Pasini) “Le Muse del Jazz”, storie e misteri di 68 personaggi femminili che hanno ispirato le composizioni più belle. E ci sarà anche Denia Ridley a dialogare con l’autore e con il pubblico nella libreria-vineria in via Vittorio Emanuele II al civico 11.
Il prossimo appuntamento di JazzAlguer, sabato 21 maggio, rievocherà le sonorità e le atmosfere “doo-wop” degli anni Cinquanta quando sul palco del Teatro Civico (con inizio alle 21) salirà il celebre complesso vocale dei Neri Per Caso, virtuosi dello stile “a cappella” di derivazione del rhythm and blues e del rock & roll, tanto in voga negli Stati Uniti nella metà del secolo scorso.
Nel cartellone della rassegna, in programma fino al prossimo 25 novembre tra la città catalana e alcuni tra i suoi luoghi più rappresentativi, ci sarà spazio per i nuovi talenti, per le eccellenze regionali, per importanti artisti nazionali e internazionali, voci italiane e straniere, big band, formazioni combo e solo performance, spaziando ad ampio raggio tra i generi e gli stili: dal soul funk alla world music, dal post hard bop al doo wop, dal contemporary jazz al blues/american songbook. Tra i nomi di spicco Paolo Fresu in trio con Rita Marcotulli e Jaques Morelenbaum (venerdì 15 luglio sul palcoscenico di Lo Quarter), la violinista Anais Drago (domenica 16 ottobre nel chiostro della Chiesa di San Francesco), il trombettista finlandese Tero Saarti, ospite di un progetto originale con due formazioni storiche del panorama isolano, l’Orchestra Jazz della Sardegna e il Woodstore Quintet (domenica 31 luglio a Lo Quarter), il trombettista campano Luca Aquino in trio con la pianista Sade Mangiaracina e con il contrabbassista Salvatore Maltana (domenica 4 settembre a Lo Quarter), il progetto Esperanto di Luca Falomi e Riccardo Barbera (domenica 19 giugno al Nuraghe Palmavera), il chitarrista Marcello Peghin (venerdì 12 agosto al Nuraghe Palmavera), l’Entropy Project (il 18 settembre al Parco di Porto Conte) e poi tante voci: Simona Bencini (venerdì 25 novembre al Teatro Civico di Alghero), le inglesi Jill Saward (il 27 luglio anziché il 23, come precedentemente annunciato, a Lo Quarter) e Sarah Jane Morris, quest’ultima con una band ad hoc tutta sarda e un ospite speciale e vecchio amico di JazzAlguer: Nick The Nightfly (venerdì 5 ancora a Lo Quarter).