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Una campagna di comunicazione nei media tradizionali e sui social, laboratori di educazione alimentare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, un’esposizione al Ghetto degli Ebrei di Cagliari e una mostra itinerante nelle città capoluogo.
sono le quattro azioni che l’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna vuole portare avanti per la diffusione del nuovo contrassegno regionale del Pane fresco e la promozione del consumo di questo alimento tra i cittadini sardi.
«Diamo attuazione – spiega l’assessora Barbara Argiolas - alla legge regionale del 2016, una delle prime in Italia per la tutela del pane fresco e dei prodotti da forno. In Sardegna, sono quasi mille le aziende panificatrici e danno lavoro a circa 4mila addetti: svolgono un ruolo importante, non solo dal punto di vista economico ma anche sotto il profilo sociale perchè panifici e rivendite sono un presidio del territorio, soprattutto nelle zone interne. Con la legge abbiamo voluto tutelare il loro lavoro quotidiano dall’abusivismo e valorizzare il consumo di pane fresco rispetto a quello congelato o prelavorato che si trova con sempre maggiore frequenza in commercio. Il contrassegno regionale del Pane fresco, di cui già si fregia circa il 10% delle aziende e che può essere richiesto con un iter molto semplice al SUAPE, vuole anche aiutare i consumatori a individuare con facilità chi produce e vende un prodotto sano, di qualità e sempre gustoso, a pieno diritto parte della dieta mediterranea e di un’alimentazione corretta».
«Questo – ha aggiunto la Argiolas – è un periodo dell’anno in cui è massima l’attenzione verso il cibo e lo sfruttiamo per avviare un’imponente attività di comunicazione che tocca media tradizionali e social: parte proprio in questi giorni e si concluderà a febbraio del 2019».
Una campagna di comunicazione che prevede spot video e radio sulle emittenti regionali, affissioni, volantini, servizi e publiredazionali su quotidiani sardi, nazionali e su periodici specializzati, attività di comunicazione social con testimonial l’ex calciatore del Cagliari Andrea Cossu, corner informativi nei centri commerciali e la distribuzione dei kit ai negozianti (con volantini, bollini, grembiuli, vetrofanie col marchio del pane fresco).
L’iniziativa dell’Assessorato «Dà anche particolare importanza all’educazione alimentare delle nuove generazioni, perché il pane è un elemento importante del nostro patrimonio culturale che abbiamo il dovere di far conoscere ai giovani”.
Dal mese di gennaio del prossimo anno partirà un progetto pilota che vedrà coinvolti tre istituti primari e secondari di primo grado del territorio regionale e prevede azioni di monitoraggio successive per valutarne l’efficacia. I bambini più piccoli saranno protagonisti di un laboratorio teatrale realizzato dalla compagnia Lucidosottile e incentrato su un fumetto che verrà distribuito in classe, dedicato alle avventure di Peter Pane e dei suoi pittoreschi comprimari.
Il panettiere chef Stefano Pibi proporrà un laboratorio sensoriale che vuole illustrare agli alunni il ciclo del pane e le varianti di forma e di gusto che si possono creare. I ragazzi delle “medie” invece verranno coinvolti in un laboratorio sugli open data: realizzeranno videointerviste ai panificatori già in possesso del marchio per la creazione di un database che servirà per la creazione di infografiche.
Inoltre, dal 18 dicembre, il Ghetto degli Ebrei di Cagliari ospiterà un’esposizione con le 65 proposte grafiche presentate nel concorso di idee bandito lo scorso anno dall’Assessorato per avere il nuovo marchio del pane.
Infine, nei giorni 18, 19, 20 e 21 dicembre, rispettivamente a Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, una speciale Ape attrezzata sarà il fulcro della mostra itinerante “Pane fresco in piazza”, che prevede distribuzione di pane e materiale informativo ai cittadini.