“Con l’ultima Conferenza di Servizi, in cui sono stati approvati i progetti di bonifica a Porto Torres sia per il suolo che per la falda, abbiamo segnato un passo senza precedenti per lo sviluppo dell’area e per il futuro del territorio”.

Lo afferma l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano nell’incontro odierno con la stampa per illustrare l'esito positivo dell’appuntamento di ieri a Roma, che dà il via definitivo alle bonifiche da avviare nell'area Syndial di Porto Torres, cioè sulla maggior parte del Sito d’Interesse nazionale (SIN).

In conclusione del calendario dei tavoli tecnico-politici è infatti giunto il sì definitivo per il risanamento ambientale dell’ex polo petrolchimico con la firma della Regione Sardegna, del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dello Sviluppo economico. Oltre 200 milioni di euro le risorse che metterà in campo Syndial-Eni sulle varie operazioni, con prospettive di ricadute occupazionali nel territorio.

Tre i progetti che hanno visto il via definitivo per la bonifica  di 1.100 dei 1.800 ettari complessivi del SIN: il primo riguarda terreni insaturi all’interno dell’area industriale del capoluogo turritano, e gli altri due le falde.

La Fase 1 del “progetto Nuraghe” vedrà la realizzazione di una piattaforma polifunzionale per il trattamento dei suoli provenienti dall’ex discarica di Minciaredda, dei suoli dell'area denominata “Peci DMT” e di quelli provenienti da altre aree dello stabilimento e non trattabili con tecnologie in situ. In particolare per Minciaredda, quella maggiormente compromessa, l’operazione prevede la completa rimozione e il trattamento dei suoli contaminati fino al raggiungimento della piena conformità, separando i rifiuti dai suoli. Gli altri due interventi approvati riguardano l’intera falda dell’area Syndial e specificamente l’acquifero sottostante la discarica (la cosiddetta “falda Minciaredda”.