Ad Alghero gli uomini della Guardia di finanza, nell'ambito del monitoraggio delle imprese commerciali che operano sul mare, hanno smascherato sei lavoratori in nero occupati tranquillamente nelle mansioni di bordo, alcuni dei quali anche percettori del reddito di cittadinanza. Sono stati i finanzieri della Sezione Operativa Navale a portare a termine l’operazione di servizio. 

Grazie alle informazioni estrapolate dalle banche dati in uso al Corpo, hanno dapprima analizzato gli indici di rischio e successivamente attivato i controlli mirati nei confronti di quelle aziende che per posizione fiscale, volume d’affari e tipologia di attività risultavano avere un numero esiguo di lavoratori alle dipendenze mentre, nella realtà, operavano con più collaboratori, ovviamente in nero. I risultati ottenuti hanno evidenziato numerose condotte fraudolente che interessano tanto la filiera della pesca che quella del diporto nautico.

Tre pescatori e tre operatori marittimi generici sono stati colti in flagranza senza un regolare contratto di assunzione e senza aver sostenuto i preventivi esami clinici necessari per l’obbligatoria certificazione medica prima di prendere imbarco. I datori di lavoro responsabili, con sede legale anche fuori dalla regione Sardegna, dovranno corrispondere, quale sanzione per l’impiego di lavoratori in nero, 3.600 euro per ogni soggetto trovato a bordo intento a svolgere le mansioni tipiche della rispettiva attività imprenditoriale. 

Sanzione maggiorata a 4.320 euro nel caso di impiego dei lavoratori risultati anche percettori del reddito di cittadinanza. Il totale delle sanzioni accertate dai finanzieri ammonta ad oltre 23mila euro. I percettori del reddito di cittadinanza avranno anche conseguenze penali, poiché è scattata nei loro confronti la denuncia per non aver comunicato all'Inps la variazione della propria posizione di impiego e, di conseguenza, il rispettivo reddito personale, rischiando la reclusione da uno a tre anni. 

"L’attività operativa svolta nella specifica materia dai finanzieri del comparto aeronavale della Sardegna, lungo le coste ed il mare territoriale - spiega il colonnello Alessandro Bucci - è rivolta alla tutela delle imprese oneste che operano nel pieno rispetto delle regole nonché all’accertamento di quei comportamenti disonesti che arrecano danni sia all’Erario che alle persone realmente senza lavoro che hanno bisogno del prezioso sostegno economico da parte dello Stato".