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Questo pomeriggio, venerdì 25 aprile, alle ore 18:30, nella torre di San Giovanni ad Alghero, verrà presentato il libro di Antonia Cervai, Nosaltres, els julians (Viena edicions).
L'evento è inserito nel programma dei festeggiamenti di Sant'Jordì, patrono dei catalani.
Oltre ai familiari della sig.ra Cervai, recentemente scomparsa, parteciperanno, Montserrat Ametller, Assessore al Patrimonio Culturale di Roca del Vallès e Giovanni Marzocchi, dell’Archivio della Memoria Popolare di questa cittadina vicina a Barcellona.
Attraverso i ricordi vissuti da Antonia Cervai, abbiamo una testimonianza della vicenda dell’espulsione dei Giuliano-Dalmati di origine italiana, dalla penisola dell’Istria, alla fine degli anni quaranta, dopo l’annessione di questi territori alla Iugoslavia di Tito; viene descritto il precario insediamento di una colonia di profughi giuliani a Fertilia e possiamo comprendere la sensazione di sradicamento nell’animo degli espatriati, che nonostante ciò trovarono la maniera di completare l’edificazione del piccolo borgo e di costruirsi una nuova vita. Nosaltres, els julians recupera la memoria d’un episodio quasi totalmente sconosciuto della storia recente del nostro continente, che mette in evidenza, una volta in più, la fragilità della costruzione dell’Europa. Come ha scritto il critico letterario Abraham Mohino, «Antonia Cervai, alla ricerca di una identità che si basa sulla nozione di luogo, ci porta nel bel mezzo di un viaggio storico, evocativo e problematico, tra l’Istria, Fertilia e la Catalogna, paese che diventa il terzo asse discorsivo nella costruzione di una possibile patria, alla fine trovata».
Antonia Cervai è nata nel 1947, ad Orsera, una cittadina della penisola dell’Istria ed l’anno seguente la sua famiglia è arrivata a Fertilia. Laureata in Filologia Romanica presso l’Università di Pisa, nel 1977 durante un viaggio a Barcellona, conosce il futuro marito e lì forma la sua nuova famiglia. Perciò, come le piaceva ricordare, era figlia di tre luoghi, tre regioni, tre nazioni, e di uno stesso mare. Recentemente, la signora Cervai ci ha lasciato, e questo atto vuole essere un omaggio alla sua memoria i alla sua particolare storia.