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Sgombero immediato del campo dell’Arenosu attualmente occupato dai rom con alternative anche provvisorie ma da attuare con estrema urgenza e ricerca di un’area da attrezzare con il coinvolgimento diretto della popolazione nomade, dei servizi sociali e di tutti i portatori d’interesse, oltre alle forze dell’ordine.
Sono i due punti a cui il sindaco Mario Bruno lavorerà già dalle prossime ore, emersi dall’incontro svoltosi questa mattina a Sant’Anna alla presenza dei responsabili territoriali Laore, Mario Sechi e Angelo Carta, dell’assessore alla Sanità Nina Ansini con i dirigenti Spanedda, Mulas, Calzia e il direttore del Parco di Porto Conte, Vittorio Gazale.
Un tavolo operativo propedeutico al vertice in programma domani (martedì) in Prefettura, a cui seguirà un incontro specifico con l’assessorato regionale, nel quale il sindaco concorderà le prossime tappe per venire a capo di una questione “mal gestita da troppo tempo e che necessita di un intervento immediato”. “Le precarie condizioni in cui si ritrovano a vivere le famiglie rom algheresi e quelle altrettanto drammatiche dei terreni in questione sono figlie di un disinteresse decennale – ha sottolineato Bruno – con troppi amministratori che negli anni hanno preferito far finta che il problema non ci fosse, con risultati sotto gli occhi di tutti”. Il campo si trova già gravato da provvedimenti di sequestro a fini cautelativi perché risultato fortemente inquinato con rischio di esposizione elevato per gli stessi occupanti, oltreché da ordinanza di sgombero sempre rimandata.
Affrontata l’emergenza si tratterà di proseguire nei progetti d’integrazione, peraltro già avviati, reperire nuove risorse comunitarie destinate e vincolate alle popolazioni nomadi e verificare il rispetto dei luoghi. Parallelamente proseguirà da parte di Laore il gravoso processo di caratterizzazione delle aree e successiva bonifica della pineta, solo in parte realizzato.