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Mario Bruno è stato espulso dal partito democratico.
"Per rispetto degli organi collegiali del partito - si legge nella nota diffusa dal segretario cittadino Mario Salis -, democraticamente composti, e delle decisioni assunte con pari metodo democratico dagli stessi organi di rappresentanza, si ritiene di dover procedere all'esclusione del signor Mario Bruno dall'anagrafe degli iscritti dello stesso partito".
Si tratta dell'ennesimo atto del braccio di ferro che alla vigilia della presentazione delle liste per le amministrative del 25 maggio aveva portato alla rottura tra il partito ufficiale, che aveva scelto di presentarsi da solo e di candidare Enrico Daga, e l'ex consigliere regionale e vicepresidente dell'Assemblea sarda, che aveva deciso di andare avanti per la sua strada e di porsi a capo di una lista civica cui hanno aderito anche numerosi esponenti del Pd, stringendo un'inedita alleanza con Udc, Upc-Cd e Sinitra civica.
Sul social network Facebook Mario Bruno commenta la notizia scrivendo: "Nessuna guerra, da parte mia solo una candidatura per la città, contro nessuno. Tiriamo dritti".