“Verrebbe da ridere, ma non ci riusciamo. Condanniamo invece fermamente la vignetta che invita a dare fuoco al Sindaco di Alghero.  Il diritto alla satira è sacrosanto, ma anche il diritto di critica e il diritto a stigmatizzare una vignetta di cattivo gusto. Anche nella satira è tutto lecito? Insultare, istigare al disprezzo? Crediamo di no”.

Così i capigruppo di maggioranza Nina Ansini, Monica Pulina, Alberto Bamonti, Christian Mulas, Maurisio Pirisi, Nunzio Camerada e Roberto Trova.  

“Non sempre la voglia di esprimere la libertà di espressione va di pari passo con il buon gusto e con il rispetto del prossimo – continuano -. E quando va verso un linguaggio rozzo che mobilita ad offese e istiga alla violenza verso l’istituzione della città, si arriva allo squallore totale.  La misura nelle parole, che hanno un peso sempre e non solo a giorni alterni, deve rappresentare un faro, sia da parte della politica, è vero, ma anche da parte dell'informazione e della satira. La cattiveria mescolata alla libertà di espressione è a nostro avviso un aspetto deleterio: dare fuoco al sindaco è una bruttissima spiritosaggine. La superficialità, la leggerezza e la stupidità con cui si affrontano determinati temi in questo periodo di crisi sicuramente non stimolano il sorriso e soprattutto non riescono a costruire una provocazione intelligente. Si è trattato invece del solito disegnino colorato che qualifica la povertà di idee dell’autore. Ciononostante, vogliamo credere che questa sia solo una infelice trovata ma sarebbe opportuno che non succedesse ancora e che la sinistra algherese faccia sentire la propria voce contro ciò che a parti invertite farebbe scoppiare uno scandalo internazionale, con tanto di sdegno e mobilitazioni di piazza. In questo caso, invece, il silenzio più assordante certifica l’ipocrisia della sinistra nostrana”.