Un vero e proprio covo, all’interno di un’abitazione privata, probabilmente utilizzato per nascondere la refurtiva proveniente da numerosi furti. Questla scoperta da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alghero, dopo un’ampia attività investigativa e di ricerca a seguito della denuncia da parte di un turista olandese.

La querela risale a domenica 9 luglio: l’uomo ha dichiarato che, presso la località marittima “Le Bombarde”, gli fosse stato rubato lo zaino con all’interno una fotocamera reflex professionale e vari obiettivi, dal rilevante valore economico ed affettivo in quanto custode di numerosi ricordi della sua famiglia.

I militari hanno ritrovato lo zaino rubato nel locale di una società di spedizione privata della città algherese, preoccupandosi anche di farlo riavere, nel minor tempo possibile, al turista .

Le ricerche hanno permesso di scoprire il nascondiglio che conteneva oltre 130 oggetti di vario tipo, prontamente sequestrati e che potrebbero essere riconducibili a quelli sottratti ai turisti in questo periodo estivo.

L’acuta attività investigativa dei Carabinieri, ha consentito anche di arrivare alla precisa identificazione e deferimento dell’indiziato ricettatore, una donna quarantenne, abituale nel compiere furti a danno dei turisti che in estate con consuetudine tentano di godersi con serenità le straordinarie bellezze della terra sarda.

Il modus operandi è sempre lo stesso: aspettano che i turisti si allontanino dall’autovettura, parcheggiata quasi sempre in luoghi non custoditi, così dopo una veloce ispezione dell’area circostante si avvicinano all’auto e, con mezzi di effrazione - visti i danni arrecati ai veicoli - accedono al loro interno prelevandone rapidamente zaini e oggetti di valore.